Torniamo a Empire Bay nella recensione di Mafia II Definitive Edition, un ritorno al passato in cui ci incontriamo di nuovo con una delle migliori storie di gangster italo-americane che la storia videoludica ci ha lasciato. Hangar 13 introduce un restyling visivo, mantiene l’essenza dell’originale e ci consente di goderci la storia originale e i suoi tre contenuti scaricabili. Come extra per gli utenti di PC: se possiedi l’originale su Steam, esegui l’aggiornamento a questa versione gratuitamente.
Il gioco
Il pacchetto Trilogy di Mafia è stato appena annunciato ufficialmente qualche giorno fa e in questa analisi vi diciamo tutti i dettagli da prendere in considerazione. Quello che dovresti sapere è che ci sono ovviamente tre prodotti che compongono il pacchetto: un remake del primo Mafia, la versione rimasterizzata 4K del secondo e il rilancio di Mafia III, un ottimo titolo che seppure con i suoi problemi al lancio, vantava di una storia matura e ben raccontata. Ora, iniziamo con l’avventura che ci porta a quella New York reinventata degli anni’ 50 in questa recensione di Mafia II Definitive Edition che include sia il contenuto originale che una serie di aggiunte, come i DLC. E, come potrebbe essere altrimenti, abbiamo iniziato a parlare del punto di forza del gioco: la storia. Come molti buoni film, il gioco inizia quando Vito Scaletta, il protagonista del gioco, inizia a ricordare come è arrivato nella città di Empire Bay. Figlio di una famiglia originaria dell’Italia, dovette emigrare da bambino nella città americana in cerca di opportunità per realizzare “il sogno americano”. A 18 anni, tuttavia, durante una rapina, in cui lui era nell’intento di rapinare una gioielleria, insieme al suo amico Joe Barbaro fu catturato. Vito aveva due opzioni, la prigione o la guerra, e nel mezzo della seconda guerra mondiale, fu mandato sul fronte italiano. Ferito dalla guerra, un paio d’anni dopo torna in città per trovare un panorama sfavorevole. Mentre si sta riprendendo dall’infortunio, deve aiutare sua madre e sua sorella a pagare un debito enorme che il suo defunto padre, un uomo lavoratore ma alcolizzato, aveva contratto con un prestatore. La narrazione ha un ritmo agile, è padroneggiata bene e non ci sono missioni principali che riteniamo superflue. Sì, ovviamente ci sono dei compiti più pesanti, ma le missioni che avanzano nei capitoli sono eccellenti e sì, non abbiamo così tante attività secondarie per ravvivare i tempi di fermo tra le missioni come in altri giochi del genere, ma qui il mondo aperto è poco o nullo. Mafia II è un gioco abbastanza lineare, e ora che ci sono giochi open world, lo apprezzo sinceramente. Possiamo espandere e svolgere più attività, cercare le riviste Playboy che si trovano sulla mappa ed esplorare ogni angolo dei luoghi aperti, ma davvero, la cosa interessante è nella storia. Naturalmente, per quelli di voi che cercano un’esperienza più stimolante, è meglio iniziare il gioco con la massima difficoltà. Anche i combattimenti corpo a corpo sono semplici, con un pulsante per un pesante colpo, uno per il normale e un pulsante schivata che devi solo tenere premuto.
Analisi del Gameplay e del lato tecnico
Alla fine, c’è un mix tra sistemi arcade e “realismo” che è ancora attraente . Sparatorie e combattimenti sono facili, così come lo stealth o il minigioco dei grimaldelli per forzare le serrature, ma d’altra parte ci sono i cambi di vestiti per passare inosservati, cambiando gli elementi estetici del veicolo in modo da non essere catturati e dover guidare bene in modo che la polizia non sospetti. È un mix curioso e attraente, e sicuramente funziona bene. Sì, ancora una volta, la storia è il punto di forza, e brilla molto, ma il gameplay, anche con i glitch risultanti dai 10 anni di progresso che abbiamo sperimentato dal lancio del gioco, non è male. Per quanto riguarda la sezione audiovisiva, stiamo affrontando una delle definizioni più chiare di remastered che possiamo affrontare. L’unica cosa che abbiamo qui sono trame più ricche in alcuni elementi, migliore antialiasing, proprio a causa della maggiore risoluzione, Risoluzione 4K per immagini e ombre più nitide. Non parliamo di Remake come nel caso di Mafia 1 che arriverà a fine agosto. Il resto è esattamente lo stesso dell’originale, e sebbene visivamente mostri che non è un titolo nuovo e non è un gioco di questa generazione, è curioso vedere che ci sono altre cose che non sono invecchiate molto male, come il riflesso della città, quanto sono dettagliati alcuni interni ed il passare delle stagioni con conseguente effetto su Empire Bay. A livello visivo, impariamo presto a perdonare alcuni modelli e elementi visivi tipici di un gioco del 2010 soprattutto ora, quando si tratta di una sezione con grande cura, è il doppiaggio. Stiamo affrontando una remastered, non un remake, quindi la colonna sonora e le voci in italiano sono state mantenute. E’ ancora oggi, nel 2020 andare in giro per la città con un’automobile di lusso o sportiva e accendere la radio che passa musica anni 50 molto soddisfacente e piacevole, come 10 anni fa. Mafia II è uno di quei giochi che vale la pena giocare almeno una volta nella vita, e il bello di questa versione è che rende i giocatori PC, la cosa ancora più facile. Se hai l’edizione originale su Steam, viene automaticamente aggiornata alla versione corrente. Questo è qualcosa che 2K ha fatto occasionalmente ed è sicuramente da applaudire.
In conclusione
Mafia II è una delle migliori storie di gangster italo-americani che possiamo vivere nei videogiochi. È pieno di cliché, ma la narrazione è fantastica e coinvolgente sin dall’inizio. Come remaster, fa la cosa giusta grazie alla risoluzione 4K e a tutto il contenuto dei DLC, anche se trascina dietro gli stessi problemi della originale di tanti anni fa.