After Life è una storia breve interattiva con piccoli pezzi di gameplay. Lo sviluppatore Green Sawdust ci ha permesso di provare questo titolo con una key omaggio. Questa è la nostra mini recensione.
La vita dopo la morte
Il giocatore controllerà l’anima (?) di Rick Dennehy, un padre di famiglia che muore verso la fine degli anni 90. Tramite dei punti ben precisi durante il livello verremo a conoscenza della sua famiglia e dei suoi ricordi, di come lo hanno conosciuto fino a quello che pensano della sua morte. Per alcuni versi è una storia triste, ma fa capire cosa vuol dire perdere una persona cara.
L’anima nel cielo.
Come detto in precedenza, il titolo non è tanto un gioco, ma si presenta come una storia interattiva. Le meccaniche sono piuttosto semplici, ovvero prendendo le fattezze dell’anima del povero Rick. La trama è semplice e non ci sono colpi di scena, e se avete giocato il titolo “Serena” vi ritroverete delle somiglianze non indifferenti. Il comparto grafico è ben realizzato, anche se i primi livelli sono stati curati maggiormente, come se lo sviluppatore avesse concluso i lavori troppo in fretta. Quest’ultimi seguono un filo logico di impostazione, e ci è stato molto facile trovare tutti i checkpoint per andare avanti nella trama. La durata è molto breve, infatti con circa 2 ore e mezza di gioco siamo riusciti a portarlo a termine. Breve è anche il costo, 6 euro, per portarvi a casa qualcosa di diverso del solito titolo.
In conclusione
Se vi piace prendervi una pausa dai soliti giochi caciaroni e pieni di esplosioni, potete provare questo titolo. Inoltre vi darà motivo per prendervi un momento di riflessione e ripercorrere alcuni aspetti più profondi della vita e della morte.