Le Visual Novel possono essere disponibili in diverse versioni distinte.
In primo luogo vi è l’epicità di essa, una tentacolare sorta di parola che mette anche la trilogia del Signore degli Anelli in una vergogna tale, come si è visto in opere come Umineko e Tsukihime.
La cui lunghezza collettiva è più lunga della totalità della serie di libri di fantasia prima menzionata.
Proprio come ogni libro non può essere come il Signore degli Anelli, stessa sorte tocca anche alle Visual Novel, che non possono essere tutte epiche come Clannad o Higurashi.
Alcune Visual Novel possono durare anche una manciata di ore che tendono a concentrarsi più sulle storie leggere con pochi personaggi e elementi più tematici, in questo spazio troviamo Ame no Marginal -Rain Marginal-.
TRAMA
Ame no Marginal -Rain Marginal- racconta una storia in due parti.
La prima di queste è quella di un uomo che è diventato stufo con il mondo degli adulti. E’ stanco di svegliarsi, andare al lavoro, tornare a casa e fare la stessa cosa più e più volte fino a quando finalmente morì.
Pensando a un’altra via di uscita, trova conforto solo nel suicidio prima di arrivare a un misterioso piano di un’ascensore che aveva deciso di prendere dove aveva programmato di porre fine alle sue sofferenze. All’uscita dell’ottavo di sette piani, si ritrova in un mondo a cui non apparteneva, fradicio di pioggia e costituito interamente da un piano apparentemente senza fine, un fiume impetuoso e una fermata dell’autobus moderna.
Questo strano mondo è abitato esclusivamente da una piccola ed energica ragazza di nome Rin, che accompagna il nostro protagonista senza nome per diverse notti sotto la pioggia mentre cerca di risolvere la sua vita, insieme al suo nuovo compagno.
L’altra metà di Ame no Marginal -Rain Marginal- coinvolge la storia di una giovane donna esiliata da un migliaio di anni nel passato insieme con la sorella e servita da sacerdotesse di un dio senza nome. Il suo compito è quello di espiare un peccato sconosciuto rimanendo in silenzio per 333 anni, 33 giorni, 33 minuti e 33 secondi. La più anziana delle due sorelle rumina sul suo destino fino a poco prima di soccombere alla morte, quando passa il fardello alla sua sorellina.
Non volendo affrontare un tale maledizione, la sorella minore scappa da casa sua in un piccolo santuario e alla fine si ritrova nello stesso mondo piovoso come il protagonista del gioco. Da qui abbiamo ulteriori informazioni su questa giovane ragazza, il suo posto sotto la pioggia, e come lei si inserisce nella trama raccontata nell’altra metà.
COMMENTO PERSONALE
Ame no Marginal -Rain Marginal- da al lettore qualcosa a cui pensare per molto tempo dopo che il gioco viene terminato.
Tuttavia, il prezzo per raccontare una storia così appuntita, è la stessa che la trama deve servire a tal proposito. Di conseguenza, nessun personaggio qui ha davvero una personalità al di là dei tratti caratteriali.
La natura dualistica del nostro protagonista e dell’eroina servono solo a rafforzare questo titolo.
Quindi, in tutto questo Ame no Marginal -Rain Marginal- è un titolo degno del suo prezzo di entrata, se siete alla ricerca di una storia che vi farà sedere, pensare e riflettere sulla vostra vita.
Se si vuole una vera grande storia con personaggi vivaci, archi ben definiti, e altri temi, direi che sarebbe meglio guardare altrove.
★PRO
– Racconta una storia riflessiva ed emotiva.
– I personaggi, pur non avendo nomi, sono abbastanza interessanti.
X CONTRO
– La trama manca di profondità!
– La voce di Rin è fastidiosa.
Consigliato | Non consigliato