Dopo alcuni anni dall’uscita ufficiale del primo capitolo della serie su PSVita, quasi come killer app della console portatile, Gravity rush ha fatto la sua prima apparizione anche su Playstation4 grazie alla remastered della stessa. Avendo ottenuto molto successo, i ragazzi del Team Siren, insieme alla supervisione di Kiichiro Toyama, hanno creato il secondo capitolo della serie, uscendo proprio in questi giorni sulla console casalinga di casa Sony, come esclusiva totale, abbandonando definitivamente la PSVita. Grazie ad una copia review, siamo riusciti a mettere mano su questo secondo capitolo, concludendo la storia di Kat.
Si ritorna a controllare la gravità!
La storia si riprende poco tempo dopo gli avvenimenti del primo capitolo, con Kat e Syd che finiscono su una colonia mineraria del villaggio Banca, comandata da una tipa poco raccomandabile. Purtroppo però, la nostra mica Kat, è separata da Dusty, il suo fidato gatto, dunque è senza poteri. L’inizio del gioco è infatti una sorta di tutorial generale, per far si che il giocatore riprenda la dimestichezza con i controlli. Le prima missioni saranno piuttosto semplici, come portare dei messaggi ai nostri “colleghi” che lavorano con noi sulle aeronavi, o cercare qualche ragazzina scomparsa, per guadarsi letteralmente la “pagnotta” e sopravvivere. Ci fermiamo qui a darvi informazioni riguardante la trame onde evitare spoiler importanti sul gioco stesso, anche se vi possiamo dire che le sorprese non tarderanno ad arrivare. Una volta tornati al pieno controllo dei nostri poteri, i tasti dorsali del pad serviranno per alterare la gravità mentre con il movimento del controller e/o la levetta analogica sinistra vi aiuterà nell’oscillazione. Le scene legate alla trama sono, come da sempre infatti, accompagnate da uno stile fumettistico unico, che unito allo stile grafico del gioco, crea un connubio perfetto l’arte giapponese e quella occidentale. Una gradita sorpresa è soprattutto la longevità del titolo, aumentata rispetto al primo capitolo, grazie anche alle numerose missioni secondarie che il team di sviluppo ha inserito per tutta la durata dei 25 capitoli.
Ritorno alle origini
Importanti novità invece riguardano il sistema di abilità di Kat, che ottenendo dei punti tramite il farming di cristalli, potrà aumentare le proprie abilità, e nel caso non bastasse ciò, a darle una mano aggiuntiva ci saranno delle reliquie minerarie rare, che se ottenute ed equipaggiate, le forniranno dei poteri extra. Uno dei poteri più interessanti della nostra eroina è il campo di stasi, che grazie a quest’ultimo sarà possibile attirare a sé tutti i corpi contundenti e lanciati a tutta velocità sui nostri nemici. Ricordiamo inoltre che questa abilità è attivabile con il tasto cerchio. Inoltre ci sono due ben distinti rami di potenziamenti, ovvero il lunare e quello gioviano. Con il primo la nostra Kat sarà più veloce nei movimenti ma causerà meno danni da combattimento, mentre con il secondo, sarà molto più letale ma anche più lenta. Il motore di gioco resta lo stesso della remastered uscità su PS4 un anno fa, ma risulta molto “pompato”, grazie ai miglioramenti fatto dal team. Il comparto tecnico funziona benissimo, anche se le ambientazioni ora sono molto più estese e meglio dettagliate rispetto al primo capitolo. Le difficoltà proposte in questo titolo sono tre, ovvero facile, medio e difficile. Per gli amanti dei trofei invece, c’è una vera caccia al tesoro che gli aspetta, grazie a tutti i collezionabili presenti nel gioco. Il doppiaggio, non italiano è lodevole, le musiche piacevoli e perfette per ogni occasione. Infine ci teniamo a segnalarvi una modalità “social” che consiste nel fotografare alcuni indizi e di poterli condividere con gli altri giocatori, al fine di poterli aiutare a trovare tutti gli oggetti che vi serviranno per poter sbloccare l’ambito platino.
In conclusione
Gravity Rush 2 è certamente promosso a pieni voti, soprattutto guardando l’ottimo lavoro fatto a livello tecnico. Il gioco non è perfetto, soprattutto a livello di controlli della gravità, e presenta qualche sbavatura grafica, ma sicuramente è un ottimo titolo, soprattutto se avete amato il primo capitolo e lo avete giocato sia su PSVita che PS4. Ancora una volta, Sony si è dimostrata capace di poter sfornare esclusive di ottima fattura, e dopo un inizio di generazione un pochino lenta, sembra proprio che quest’anno la casa giapponese, sia intenzionata a vincere la “battaglia” contro Microsoft.