Se pensate che questo progetto di cui andremo a parlare ora è nato da un crowfunding, dobbiamo dare atto che i ragazzi di Slightly Mad Studios hanno fatto passi da giganti da allora, e non si sono sono di certo fermati a godersi il momento. Nel 2015 è uscito Project Cars, un titolo molto particolare, un simulatore di guida, che seppur con qualche difetto, si è ritagliato una fetta di pubblico e critica. Dopo due anni a questa parte, abbiamo avuto tra le mani un titolo fresco, nuovo e con tante cose riviste. Si tratta di Project Cars 2, uscito in questi giorni su PC, X1, PS4 e questa è la nostra recensione.
Gioco e modalità
Le modalità di gioco sono rimaste le stesse della versione precedente e permottono al giocatore di correre in gare singole, sessioni di test e l’oramai solida carriera, che mette il giocatore in un giovane pilota che deve scalare le 6 categorie per arrivare a quelle più alte, partendo dai Kart e cosi via. La carriera è divisa in annate all’inizio di ognuna, il pilota deve scegliere con quale team correre ed ad quale campionato iscriversi. Ogni gara vinta e sfida portata a termine, il giocatore riceverà dei punti ed a fine anno potrà passare alla categoria successiva o ripetere la stessa, magari cambiando team e cosi via. Ci sono ben 43 competizioni differenti, che vi faranno perdere tantissimo tempo in compagnia di auto da corsa e tracciati di vario genere. Non mancano una casella di posta elettronica, dove il team ed il manager vi scriveranno per darvi aggiornamenti sulla vostra competizione, posizione e andamento.
Gameplay e comparto audiovisivo
Ottima, come ci si aspettava il lato gameplay, che con il pad alla mano si è rivelato essere quello che tutti aspettavamo, un titolo prettamente simulativo. Ad ogni gara veniamo messi in condizione di affrontare qualifiche, prove e gara, compreso di giro di ricognizione. Nei box è possibile modificare miriadi di impostazioni a seconda della preferenza del giocatore ad affrontare una determinata gara. Per rendere tutto molto più simulativo, gli sviluppatori hanno aggiunto anche un gestore di strategie, che durante le gare vi porteranno a decidere con saggezza il momento di rientrare ai box per il rifornimento. Torniamo a parlare del comparto multiplayer, che permettere di effettuare la creazione di eventi, dove possono partecipare tanti piloti, fino ad un massimo di 16, tra umani e CPU. Inoltre sono disponibili settimanalmente prove contro il tempo ed eventi community. Insomma, gli amanti del genere non si annoieranno sicuramente mentre giocheranno a questo titolo, che a detta degli sviluppatori, riserverà sorprese in futuro. Il comparto grafico fa la sua figura con il Madness Engine, che gestisce un po’ tutto, dal modello di guida alla fisica. I bolidi sono tutti dettagliati al massimo che a rendere tutto perfetto ci pensa il comparto audio, che con i suoi campioni ripresi direttamente da quelle auto reali, rende tutto più perfetto. La difficoltà è molto variabile grazie al sistema disponibile nelle opzioni, come anche gli aiuti disponibili. Proprio come il suo predecessore, il titolo è sviluppato per essere giocato con un volante di buona fattura, anche se supporta qualsiasi tipo di periferica, inoltre il gioco permette di essere modellato a proprio piacimento grazie ai menu di opzioni estremamente vario ed alle miriadi di scelte che il giocatore può effettuare. Nel complesso risulta tutto migliorabile, a partire dalla carriera, che se anche migliorata, risulta anonima e priva di qualsiasi sottofondo di “trama” a tenere il tutto. Inoltre l’online presenta poche modalità e non ci sono i campionati. Se siete disposti a passare oltre questi piccoli difetti, vi godrete al 100% questo titolo.
In conclusione
Project Cars 2 risulta essere il grande miglioramento della serie, grazie ad un attento sviluppo degli sviluppatori e di una community molto forte. Quest’ultimi sono parte fondamentale dello sviluppo, poiché il team ha ascoltato molte richieste e le ha portate a termine. Ricordiamo che senza la community, probabilmente non avremo mai visto questo titolo e sicuramente il merito va anche a Bandai Namco, distributore ufficiale del gioco. Questo si che si chiama lavoro di squadra.