Image default
MicrosoftNotiziePCPiattaformeRecensioniSony

Sniper Ghost Warrior 3 – Recensione

La serie di Sniper Ghost Warrior ha riscosso un discreto successo nel campo del cecchinaggio grazie ad un gameplay che mescolava fasi stealth a quelle di shooter vero e proprio. Dopo i primi due capitoli, gli sviluppatori ci ha portato sulle nostre tavole anche la terza incarnazione, e per la prima volta il tutto si è svolto in un mondo open world a differenza delle missioni lineari a cui ci avevano abituato. Detto questo vi invitiamo ovviamente a leggere la nostra recensione.

Trama

La trama racconta di due fratelli, Jon e Robert che hanno intrapreso la vita militare insieme e svolgono alcune missioni sul campo lavorando in cooperativa. Purtroppo in una di queste che si svolge sul confine russo-ucraino, finisce nel peggiore dei modi. Robert, il più piccolo dei due viene rapito misteriosamente e dopo circa un anno suo fratello, Jon lo ritroveremo in Georgia, con l’intento di fermare una cellula ribelle, collegata con la scomparsa del fratello. Per cercarlo e finalmente riabbracciarlo il nostro soldato dovrà affrontare orde di nemici e missioni, durante le quali scopriremo piccoli dettagli sulla sua scomparsa. La trama in generale non sorprende per originalità e colpi di scena di alto livello, ma riesce a mantenersi su buoni livelli per tutta la sua durata. Complici anche dei dialoghi non proprio scritti in modo egregio è da sottolineare che ne troveremo a bizzeffe durante il nostro cammino, magari sentendo qualche guardia che chiacchiera con il collega o durante le sezioni di combattimento. Come ogni open world che si rispetti, le missioni principali sono il fulcro dell’operazione di Jon, ma ad affiancarle ci saranno anche quelle secondarie, dove dovremo salvare dei prigionieri, scoprire zone veloci per il viaggio rapido e cosi via. Ad aggiungere un pizzico di varietà ci sono anche dei collezionabili, come fucili da cecchino rari e quadri che troveremo sparsi per tutta la mappa. Jon, inoltre avrà a che fare con un suo rifugio personale dove avviare nuove missioni o riposare per uscire di notte

Ancora gli stessi errori

Passiamo ora al punto importante del gioco, ovvero il gameplay. Essendo un FPS quasi tattico,  poiché bisognerà studiare una tattica ad ogni missione, avremo a disposizione tre stili di gioco con qui affrontarle. La prima è proprio quella del cecchino e far fuori i nemici dalla distanza senza farsi scoprire ( la più difficile), oppure puntare dritto all’obiettivo usando armi silenziate fregandosene dei nemici o in alternativa uccidendo solo coloro che si parano sul nostro cammino. Infine avremo l’opzione Rambo: entrare con mitra e tutto quello che avremo a disposizione e uccidere ogni singolo nemico. Tutto questo è guidato anche da un albero delle abilità per il quale si ricevono dei punti in base allo stile di gioco, grazie anche ad un sistema balistico ben realistico, capace di calcolare la direzione dei proiettili proporzionato anche alla forza di gravità, dalla direzione del vento e dei materiale su cui vanno a sbattere i proiettili. Ci sono anche delle fasi di guida per affrontare dei percorsi lunghi da fare a piedi o semplicemente per fare una passeggiata esplorativa alla ricerca di punti viaggio. I caricamenti invece sono il punto più drastico del titolo, essendo che il gioco per caricare richieda anche 3/4 minuti. Attualmente ci sono dei lavori in corso ad una patch correttiva. Tecnicamente invece si presenta in modo buono, e mosso dal CryEngine, riesce a fare la sua bella figura, anche se poteva puntare decisamente molto più in alto. Il titolo è doppiato in inglese con sottotitoli in italiano e per fare tutto, potrebbero volerci anche 20 ore. Insomma, una durata media per un titolo openworld. Assente invece il multiplayer.

In conclusione

Sicuramente Sniper Ghost Warrior 3 è un passo avanti ai suoi predecessori pur avendo dei problemi di media importanza. La trama non è il massimo mentre il gameplay è quello su cui gli sviluppatori hanno lavorato di più, inserendo un sistema balistico già buono di suo e ulteriormente lavorato per permettere ai giocatori di vestire perfettamente i panni di un cecchino. Buone le idee, anche se non approfondite quelle di poter utilizzare dei droni e piccoli altri gadget utili alla battaglia. Un buon ritorno per la serie, che sta cercando in tutti i modi di ritagliarsi una fetta maggiore di pubblico, forse un po’ in ritardo.

 

Related posts

Quake Champions | Versione free-to-play disponibile ORA

Gli utenti GeForce sono pronti per “God of War” e “Rainbow Six Extraction” con NVIDIA DLSS, NVIDIA Reflex e tanto altro!

Luca Cuciniello || Ciccioboy

Chivalry 2 – Recensione

Luca Cuciniello || Ciccioboy