Dopo ben 13 anni, ed essere stato annunciato nel 2009, la serie Syberia è tornata in questi giorni ed è approdata su XboxOne, PC e PS4 ( la nostra versione) con il terzo episodio. Benoit Sokal è tornato alla direzione artistica, mentre le musiche di sottofondo sono state affidate a Inon Zur. Scoprite come è andata la nostra prova, con questa nostra recensione.
Il ritorno di Kate Walker
Syberia 3 è un’avventura grafica a tutti gli effetti, anche se ripercuote la strada di quelle un po’ più vecchiotte. La prima cosa che notiamo, è il passaggio da punta e clicca 2D alla classica avventura grafica in 3D. Kate Walker, protagonista dei precedenti capitoli, viene salvata dal popolo nomade dei Youkol e viene ricoverata in una clinica per riprendersi. Subito riesce a capire che c’è qualcosa che non va. La direttrice del posto vuole trattenere Kate per dei motivi ( per ovvi spoiler non li diciamo) che verranno svelati proseguendo con la storia. Le difficoltà con cui Kate dovrà fare i conti non sono poche. Il popolo dei Youkul non vengono visti con occhio buono da parte di alcuni individui che cercheranno con qualsiasi mezzo di sabotare il loro peregrinaggio in altri luoghi. Il passaggio al 3D per quanto sia veramente interessante per una serie di questo calibro, viene messa da parte a causa dei problemi che ne derivano dallo scarso sviluppo e approssimazione. Purtroppo il sistema di controllo è veramente tedioso, che se da un lato vediamo una discreta libertà dei movimenti, dall’altro una gestione dei punti di interesse, detti hotspot, solo approssimativa. I movimenti di Kate all’interno degli ambienti infatti risultano troppo legnosi e soprattutto la risoluzione degli enigmi che necessitano l’obbligo di passare per forza da determinati punti di dialogo o azioni affinché vengano risolti, anche se noi sappiamo già la vera soluzione.
Sviluppo approssimativo
Un vero peccato che tutti questi problemi vadano ad intaccare il vero fascino di Syberia, che ha avuto il suo culmine con il secondo capitolo. Purtroppo vi ritroverete sbalzati da un posto all’altro alla ricerca della sequenza giusta da fare per attivare oggetti e punti di interesse. Gli enigmi proposti, seppur interessanti sono davvero semplici e non all’altezza dei suoi predecessori. Le prime ore di gioco vanno piuttosto lisce, grazie anche alla facilità iniziale del titolo alla poca esplorazione e ai dialoghi non troppo complicati. Questi ultimi anche se abbastanza interessanti vengono rovinati da un doppiaggio in inglese non proprio ai massimi livelli. Il gioco purtroppo da il peggio di se all’aperto dove arrivano i peggiori problemi. Syberia è un gioco statico, che non richiede un grande di potenza da parte delle macchine, purtroppo però ci sono evidenti cali di frame rate, alcuni anche molto gravi. Le telecamere sembrano soffrire gli ambienti esterni ed il risultato finale non è bello da vedere. Dal punto di vista tecnico sicuramente non è il più performante, anche se il titolo è realizzato con Unity, dobbiamo dire che i lavori sono stati svolti in maniera molto approssimativa. A risollevare leggermente le cose ci sono i lavori di Benoit Sokal, fumettista, che con la splendida colonna sonora risollevano il morale del titolo che altrimenti sarebbe stato molto al di sotto della sufficienza. Per concludere possiamo dirvi che Syberia, vi porterà ai titoli di coda in circa 10 ore di gioco, e alla fine di tutto ciò, non sappiamo se avrete ancora voglia di riprenderlo in mano o passare direttamente ad altro. Il gioco è disponibile con sottotitoli in italiano.
In conclusione
La serie Syberia ha toccato dei punti di maestosità davvero alti con i precedenti capitoli, cosa che non riesce a fare per la terza volta, forse grazie all’inesperienza degli sviluppatori a lavorare in 3D. La maggior parte dei problemi derivano dal lato tecnico, con caricamenti lunghissimi, un’ottimizzazione veramente scarsa e alla legnosità dei comandi e movimenti della protagonista. Ad alzare leggermente l’asticella del voto sono la colonna sonora, veramente magistrale, e la bellezza visiva che il fumettista riesca a regalarci. Se riuscirete a chiudere un occhio su questi problemi, Syberia vi potrà regalare anche attimi di emozioni e pieni di significato, altrimenti, potete passare ad altre avventure, meno conosciute, ma anche con meno problemi.