Utawarerumono: Mask of Deception è una via di mezzo tra un gioco di ruolo e una visual novel. Sviluppata da Aquaplus, è approdata in questi giorni su Ps4 per permettere anche a noi occidentali di poter godere di questo titolo. Grazie ad un codice DeepSilver siamo riusciti a mettere le mani su questo capitolo, e questa è la nostra recensione.
Trama
Il gioco è il sequel diretto delle vicende narrate in Utawarerumono sviluppato su Pc per poi avere una sua trasposizione su Playstation 2. Questa volta impersoneremo un giovane ragazzo, che dopo aver perso la sua memoria, si ritroverà in una paesaggio innevato mentre cerca di scappare da un’entità sovrannaturale misteriosa. Il tutto comincerà ad aver un senso quando Kuon, una ragazza dai tratti animaleschi, ci porterà nel suo villaggio, venendo a conoscenza di alcune cose molto importanti ai fini di trama. Per farla breve, decidiamo di rimanere li, e verremo soprannominati Haku, come un antico eroe del passato, e cominceremo il viaggio alla ricerca della nostra memoria, in un mondo antico e magico. Partiamo col dire che il gioco è diviso in due parti o modalità, chiamatele come volete. La prima, molto narrativa, sotto forma di Viasual Novel, chiamata adventure mode, una modalità dove potrete assistere a varie schermate che racconteranno la storia molto intricante e conoscere i personaggi originali che faranno la comparsa per tutta la sua durata. La seconda, chiamata Battle mode, si darà vita a vere battaglie sul campo, sotto forma di combattimenti strategici. Con questa modalità, molto più interattiva, verremo catapultati dagli sfondi delle affascinanti tavole grafiche, a quelle del campo di battaglia.
Un sistema di combattimento a turni
Dopo aver scelto il gruppo da far scendere in battaglia, si attiverà il duello, sotto forma di una meccanismo di attacco a catena tattica a turni. In questa fase il giocatore dovrà rispondere ai comandi, secondo dei tempi di ricarica per eseguire attacchi o difese. Inoltre sono state introdotte feature inedite, come debolezze elementali, il riavvolgimento del tempo e molto altro, ovviamente tutto in esclusiva per ogni personaggio. Una volta vinta la battaglia, riceveremo dei punti, che andranno assegnati ad ogni personaggio per poter salire di livello e aumentarne le statistiche, come per esempio la vita, l’attacco la difesa e la velocità. Queste battaglie e l’annessa componente strategica è un aspetto che arriva ogni due o tre ore di lettura, a seconda delle abilità anche del giocatore nel tradurre dall’inglese i dialoghi. Si perché l’inglese risulta l’unica lingua disponibile al momento, senza neanche utilizzare i sottotitoli in italiano, fortunatamente, il titolo resta godibilissimo anche grazie ai dialoghi non troppo complessi. Sotto il comparto grafico invece ritroviamo anche un’ambientazione molto semplice, ma anche non banale. Grandi applausi per gli artisti che hanno creato queste magnifiche tavole sotto forma di visual novel, ma un applauso va fatto anche per la colonna sonora, dato che Suara, cantante storica della serie, è tornata ancora una volta a deliziarci con la sua voce.
In conclusione
Utawarerumono è sicuramente un titolo interessante da giocare ( e da pronunciare). Nei prossimi mesi è già stato annunciato un seguito, che dovrebbe arrivare a Settembre, dunque ritorneremo anche noi su queste pagine, intanto potete godervi questo titolo, anche se resta legato ad un mercato ben definito e non tutti potrebbero apprezzarlo.