La saga di Utawarerumono, sconosciuta a molti, è stata con noi per anni ed è paragonabile ai grandi del mercato come Fire Emblem, sebbene denoti una qualità leggermente inferiore in generale. La saga, che ha già una moltitudine di titoli alle spalle, è mutata in Utawarerumono Zan, in cui il suo sistema di gioco tattico a turni visto in tutti i capitoli è stato cambiato in uno stile più musuou in cui affronti orde ed orde di nemici. Ora, con Utawarerumono: Prelude to the Fallen, la serie è tornata alle sue origini, è a turni e una narrazione quasi visual novel della storia.
Il gioco
La storia inizia con un’immagine sfocata di qualcuno mentre apriamo gli occhi, quindi proviamo ad alzarci, ma il dolore lo rende impossibile, finendo totalmente esausti. Occasionalmente, lievi sfarfallii chiariscono l’immagine fino a quando finalmente vediamo chiaramente una ragazza di nome Eruruu. Eruruu ci spiegherà che ci ha trovati per terra, mezzi morti e in procinto di perdere la vita. La nostra memoria non aiuta, e non ricordiamo nulla di quello che è successo o di come siamo arrivati a quella situazione. Il dolore persiste, tuttavia ci presenteremo come Hakuowlo e la famiglia Eruruu sarà lieta di darci il benvenuto. Improvvisamente una notte, già guarito, parleremo con Eruruu dove ci rivelerà che abbiamo qualcosa di strano sul nostro volto, qualcosa di simile a una maschera demoniaca. Cercare di rimuoverla è invano, sembra che si sia fusa su noi. Da qui dobbiamo scoprire cosa è successo, come rimuovere quella maschera e tutto ciò di fronte a grandi pericoli come eserciti, ninja o esseri magici.
Analisi del Gameplay Utawarerumono: Prelude to the Fallen divide il suo gameplay in due assi principali. Il primo e forse quello che meno piace è il modo di raccontare la storia. Utilizza lo stesso metodo delle visual novel e ci sono momenti in cui possiamo decidere in quale area andare e la storia potrebbe cambiare leggermente a seconda di ciò che scegliamo. Il sistema di battaglia del gioco è definito come titolo di strategia a turni, ovvero ogni turno decideremo cosa fare e attaccare con i nostri personaggi. Griglie blu appariranno sul terreno, che determineranno l’area in cui possiamo muoverci, se proviamo ad andare oltre, calcolerà le mosse di cui avremo bisogno per arrivarci. A seconda del tipo di attacco che vogliamo effettuare, dovremo essere laterali, paralleli o in qualche altro modo per colpire il nemico. Nelle battaglie dobbiamo porre tutta la nostra attenzione, perché una mossa falsa può portare a Game Over. Prima delle battaglie dovremo preparare i membri del nostro team con oggetti, con quello pronto, inizieremo. A differenza di Fire Emblem, qui non possiamo decidere la posizione di partenza, ma saranno già in un posto fisso. Ogni personaggio appartiene a una classe diversa e padroneggeremo tutte le diverse tecniche man mano che saliremo di livello. Mentre avanziamo nella storia, scopriremo che esiste una tabella dei tipi, in cui ogni personaggio può padroneggiare gli elementi ed essere più forte di fronte agli avversari o ad altri. Ma la cosa più importante è lo Zelo, che si riempirà sempre un po’ ad ogni colpo e che, avendolo al massimo, ci permetterà di eseguire diversi attacchi consecutivi e, a seconda del livello che abbiamo, possiamo fare un attacco finale che farà molto danno. Per ogni colpo che facciamo al nemico, acquisiremo qualche esperienza e se lo sconfiggeremo, molto di più. Nel mezzo della battaglia possiamo salire di livello e tutta la nostra vita sarà rigenerata, e alla fine, ognuno acquisirà esperienza come bonus. Quindi avremo un menu in cui decideremo quale statistica caricare tra attacco, difesa e difesa magica. Utawarerumono: Prelude of the Fallen ci offrirà illustrazioni di tutti i personaggi in modo molto dettagliato. Inoltre, ha dei filmati che ci fanno pensare che stiamo guardando un anime. Ma tutto questo cambierà drasticamente quando si arriva alle battaglie, poiché lo stile anime si trasforma in modelli poligonali 3D. Il salto è noto, ma finiremo per assimilarlo e prestare attenzione alla strategia piuttosto che ai progetti. Per quanto riguarda la colonna sonora, una leggera melodia ci accompagnerà nel corso del gioco, ma rimane in questo, qualcosa che è ma non dà fastidio. Le voci sono esclusivamente in giapponese con sottotitoli in inglese.
In conclusione
Utawarerumono: Prelude to the Fallen ci immergerà in un universo fantasy in stile giapponese, un mondo in guerra e un protagonista perduto. La strategia è predominante dall’inizio alla fine e insieme alla storia può tenerci agganciati per diverse ore. C’è una certa rigiocabilità nel poter ripetere battaglie per migliorare la squadra, anche se non molto di più. Forse la cosa peggiore è che la storia finisce col perdere interesse nel tempo ed è potrebbe diventare una transizione tra combattimento e combattimento.