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War of the Human Tanks – Limited Operations – Recensione

War of the Human Tanks – Limited Operations è il terzo gioco della serie War of the Human Tanks della Fruitbat Factory.

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TRAMA

In Japon, un paese che assomiglia al moderno Giappone, si sono susseguite una guerra dopo l’altra. A causa della riduzione di ‘Particelle Tossiche’, il loro combustibile, la loro epoca è destinata a finire. Questo è solo l’inizio della fine.

La terra di Japon è stata divisa in due parte e gettata in una guerra da due nazioni, l’Impero del Japon e il Regno di Japon, che fanno uso di armi biologiche conosciute come ‘Human Tanks’ per combattere la loro guerra.

L’impero di Japon e il Regno di Japon, due nazioni chiuse in guerra per un’epoca, hanno finalmente accettato di un cessare il fuoco per porre fine allo spargimento di sangue.

Per migliorare le relazioni tra i due paesi, e, a causa della diminuzione delle ‘Particelle Tossiche’ che i serbatoi umani utilizzano come combustibile, i serbatoi stessi sono sul punto di scomparire da tutto il Japon.

Il nostro eroe, Yatarou Shirahase, in qualità di un ufficiale dell’esercito imperiale, viene inviato in una missione per sottomettere gli ‘Human Tanks’.

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OTTIMO E DISCRETO

L’intelligenza artificiale è ragionevolmente competente. Nella maggior parte dei casi, hanno fatto quello che ho percepito essere la mossa giusta, e raramente non si è lasciata scappare un buco che lasciato dalle mie difese. Questo ha anche un impatto molto interessante, perchè si possono ottenere dei rinforzi. Questo va a discapito del giocatore dato che ogni nostro personaggio ha le sue caratteristiche e le sue armi.

Il sistema di comando permette anche al giocatore di essere più tattico e strategico, in quanto il gioco ti pone sempre davanti a delle scelte che possono costare anche la fine della run, si, perché questo gioco è permadeath, ovvero, alla morte dovrete ricominciare il gioco da zero o dall’ultimo salvataggio da voi effettuato.

Ci sono molti aspetti positivi in questo gioco, però non è tutto oro ciò che luccica, quindi, dobbiamo parlare anche delle cose negative.

Il gioco ha come ha come opzione di default la risoluzione 1280×720, cosa che per chi registra con Fraps o Shadowplay è alquanto scomoda. Questa è un’opinione personale, ma non essendo molto un fan delle trame lineari, dove per finire il gioco hai una trama già decisa senza alcun tipo di scelta. Non è nel mio stile, eppure il gioco ha un sacco di cambiamenti rispetto ai suoi precedenti capitoli.

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COMMENTO PERSONALE

Penso che in giochi come questi non si possa dire tanto della grafica, essendo strategici in tempo reale su scacchiera, quindi, quelle cose che posso dire è il fatto che i disegni nelle cutscene stile Visual Novel, sono ben curati e dettagliati.

La colonna sonora è la stessa del precedente capitolo, mossa sbagliata a parere mio!

Ora scusate, ma devo cercare di battere questi Human Tanks molto chibi.

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