Sei uno di quelli che sogna di programmare automi? In tal caso, potresti essere fortunato. Questa è solo la premessa di Jump, Step, Step, dare ordini a un automa di avanzare. La nostra missione sarà quella di introdurre sequenze di azioni come se fosse un vero automa in modo che una volta eseguito il programma, il nostro robot le eseguisse.
Il gioco
Il nostro robot Bob si è schiantato e smontato nel processo. Per questo motivo, la prima cosa che dovremo fare è metterci insieme prima di poter lasciare il posto in cui ci troviamo. Man mano che avanziamo, dovremo superare vari enigmi per recuperare i pezzi della nave, ripararli ed essere in grado di partire. Con un meccanico apparentemente semplice, Jump, Step, Step metterà alla prova la nostra pazienza con alcuni dei puzzle. Occhio, con questo non dico che è un gioco difficile, è solo che ci sono enigmi in cui la fortuna influenza più dell’abilità. In questi, a volte dovremo aspettare molto tempo prima che siano soddisfatte le condizioni appropriate per avanzare.
Analisi del Gameplay e del lato tecnico
Il gioco è troppo breve e sottolineo troppo. Sebbene il gioco possa sembrare più lungo alla prima partita, una volta che i meccanismi sono noti, può essere completato in poco più di mezz’ora. Inoltre non pone alcuna nuova sfida dopo averlo finito, oltre all’ottenimento dei trofei, che anche con un po’ di fortuna può essere raggiunto al primo tentativo. Riconosco che l’approccio del gioco non è male. Inoltre, inizialmente l’ho preso con grande entusiasmo, ma a causa dei pochi livelli e opzioni disponibili, finisce per essere altamente monotono e ripetitivo. Nemmeno affrontando un boss, o meglio: il boss perché ce n’è solo uno, diventa una vera sfida. Allo stesso modo, una volta terminato il gioco, il desiderio di rifarlo è nullo. L’unico modo per interrompere il ciclo sarebbe attraverso un aggiornamento che ha aggiunge più livelli, il che è improbabile. Questa analisi sarebbe stata molto diversa dall’essere un gioco per smartphone, il che ci avrebbe permesso di vederlo in modo anche differente. Tuttavia, poiché questa non è la sua piattaforma, ma PC e console casalinghe, data la sua estensione, sembra più una demo che un gioco finito. Jump, Step, Step pecca di lasciare da parte l’ambito ricreativo per presentare un prodotto di taglio apparentemente più educativo. Sembra specificamente progettato in modo che i più piccoli della casa siano interessati alla programmazione. Questo fa sì che soffra di alcune carenze. Come la sua vista isometrica che non ti consente di la visuale, qualcosa di veramente necessario. La meccanica è alquanto caotica poiché a volte dipenderai dalla fortuna e non solo dal codice che hai scelto per superare una fase. Tuttavia, il difetto più sanguinoso del gioco rimane la sua lunghezza e la mancanza di vari gradi di difficoltà. A quest’ultimo dobbiamo anche aggiungere che non c’è quasi nessuna curva di difficoltà, è praticamente nulla.
In conclusione
Entrando nell’opinione puramente personale ora, penso che non sarebbe un brutto gioco. Lo ripeto, perché da l’impressione di essere incompiuto. Forse la fretta di pubblicare un gioco oppure il non volerci lavorare molto, inserendo feature o livelli aggiuntivi ci hanno portato questo titolo breve, senza difficoltà e quasi anonimo. Un peccato, perché l’idea non è affatto male, e sicuramente avrebbe potuto dare di più.