Killing Floor 2 è un videogioco FPS survival horror co-op, sviluppato e pubblicato da Tripwire Interactive. Il gioco è il seguito di Killing Floor, ed è stato annunciato l’ 8 maggio 2014. Una versione del gioco, con accesso anticipato su Steam, è stata pubblicata nel 21 aprile 2015. Il gioco usa una versione modificata dell’Unreal Engine 3, diversamente dal suo precursore che usa l’Unreal Engine 2. La versione completa del gioco è programmata per il 2016, sulle piattaforme Microsoft Windows, Linux e PS4, mentre per XboxOne è appena sbarcato, e questa è la nostra recensione.
A pranzo di Clot
Il gioco parte, un mese dopo le vicende avvenute nei laboratori della “Horzine Biotech” a Londra, nel precedente capitolo. Gli esemplari sono riusciti a diffondersi in tutto il resto dell’Europa, le comunicazione fra paesi sono fallite, gli eserciti non sono riusciti a mobilitarsi in fretta e la popolazione è entrata nel panico. Ciò ha causato il collasso di molti governi, oltre che la fine della civilizzazione. Adesso, i giocatori si ritrovano nei panni di un gruppo di civili e mercenari legati assieme da un’alleanza, finanziata dalla Horzine, per combattere gli esemplari e stabilire basi operative in tutta Europa.
Tanti aggiornamenti e tante novità!
Stiamo parlando di un FPS cooperativo survival ambientato in un futuro dove creature Zed hanno messo a ferro e fuoco il pianeta. Fino a 6 giocatori potranno affrontare un numero predefinito di ondate nemiche – più il boss finale – ambientate in svariate mappe. Procedendo per gradi, il gioco è completamente privo di trama: bisogna scegliere una tra la decina di mappe a disposizione – aggiornate con molta calma da Tripwire ma il workshop permette una scelta più vasta – diverse tra loro, abbastanza labirintiche e prive di punti di appostamento, rendendo quindi impossibile “camperare” gli zed.Ci sono una decina di classi tra cui scegliere, ben differenziate e con punti a favore e sfavore per ognuna di esse soprattutto quando utilizzano le armi di classe, ovvero specifiche armi che hanno bonus se utilizzate da una specifica classe. Ad esempio il demolitore con il lanciagranate fa danni da capogiro ma soffre i corpo a corpo o gli zed che corrono a zig-zag. L’incendiario causa notevoli danni corpo a corpo ma il suo contributo con i nemici distanti è assente. L’opposto vale per il cecchino, e via dicendo. Utilizzando le classi nelle varie partite si guadagnano punti esperienza che sbloccano alcuni miglioramenti di classe con alberi di abilità estremamente semplificati ma efficaci. Le armi si resettano ad ogni nuova partita. In pratica alla prima ondata si hanno armi basilari per la classe scelta, poi al termine di ogni ondata, con i soldi guadagnati dall’uccisione degli zed, si va in un centro di vendita ad acquistare armi migliori o a comprare punti-armatura o persino cambiare classe. Sia le munizioni che i soldi sono pochi, soprattutto ai livelli più alti o con mappe da tante ondate, quindi bisogna sprecarne il meno possibile, per evitare di rimanere senza munizioni o con armi basilari anche nelle ondate più difficili. L’ultima ondata è quella del boss: in Killing Floor 2 ce ne sono soltanto due: un patriarca dalle dimensioni esagerate, che spara mitragliate o missili e, quando ha poca vita, scappa via per recuperarla. L’altro è uno scienziato mutato che lancia granate velenose o esplosive, ogni tanto crea uno scudo e assorbe la vita dagli altri personaggi. Si sente la mancanza di ulteriori boss. Tecnicamente KF2 è un deciso passo avanti. L’atmosfera è cupa per quanto satura di colori, i dettagli degli zed e dell’ambientazione sono molto curati, i suoni sono incisivi e spaventosi quanto basta. La voce narrante con accento francese è un po’ una forzatura ma la si ignora facilmente. Il gioco ha l’audio in inglese e l’interfaccia in italiano.
In conclusione
Killing Floor 2 è un successo in continua evoluzione, e mio avviso continuerà a ricevere aggiornamenti su aggiornamenti negli anni a venire, rendendo l’esperienza di gioco sempre più varia e piacevole. Non commettete l’errore di perdere fiducia in TripWare per la lentezza nel rilasciare nuovi contenuti, e ricordate che siamo noi giocatori i primi a poter fare la differenza tramite le nostre opinioni.