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Aragami – Recensione

Piccola ma interessante curiosità, è Aragami stesso a essere stato “riportato in vita” da Lince Works: lo studio indipendente spagnolo, infatti, decise di non arrendersi davanti al fallimento del proprio Kickstarter e continuò a lavorare al progetto Twin Souls, rinato circa un anno dopo con il nome con cui lo conosciamo oggi.

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Nel pieno di un Giappone feudale dove infuria da diversi anni una guerra sanguinosa tra i soldati della luce Kaiho e le forze delle ombre Yamiko, una misteriosa ragazza imprigionata dall’esercito illuminato grazie a sei talismani, evoca dall’oltretomba uno spirito della vendetta per cercare di liberarsi.

Lo scopo del giocatore, nei panni di Aragami (il nome di questi spettri vendicativi, ma utilizzato per estensione anche per indicare il protagonista dell’opera), sarà quello di assecondare il desiderio di vendetta della ragazza, cercando però al contempo di scoprire la verità che si cela dietro alle vicende narrate e ai ricordi che, ogni qualvolta si recupera un talismano, affiorano come visioni nell’animo dello spirito.

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Per Aragami, come per diversi altri titoli, è opportuno saper distinguere tra l’aspetto tecnico del prodotto e quello artistico.

Sotto quest’ultimo c’è poco da dire: Lince Works ha confezionato un prodotto decisamente curato, che a tratti sembra richiamare vagamente alla memoria (non sappiamo dire se è una “citazione involontaria” oppure è una scelta precisa) Okami specie quando si ascoltano i dialoghi dei personaggi, pronunciati in una lingua fittizia che suona un po’ come quella del titolo Clover Studio. Il fianco tecnico però d’altra parte è decisamente scoperto: capita spesso che il sistema di puntamento con cui andare ad utilizzare alcune abilità si “inceppi”, non interpretando correttamente le intenzioni del giocatore in quelle zone di frontiera tra ombra e luce, introducendo per esempio qualche ritardo nell’esecuzione degli Slanci dell’Ombra. Capita anche di ingaggiare un nemico e vedere questo, dopo pochi istanti, sparire e ricomparire in una posizione diversa, causando più di qualche problema e magari facendo incappare chi gioca in un game over immeritato.

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COMMENTO PERSONALE

Per realizzare un titolo stealth divertente non è indispensabile la presenza di IA complesse, basti pensare ai meno moderni Metal Gear Solid, che risultano piacevoli ancora oggi dopo anni e anni dal rilascio.

Aragami è un titolo indie originale e intrigante, in grado di trasmettere in maniera tangibile l’impegno e la passione che i ragazzi di Lince Works hanno investito nel proprio lavoro.

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