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RunGunJumpGun – Recensione

I ragazzi del team indipendente Thirtythree hanno pensato di lanciare il loro titolo su Steam, forte di un buon supporto controller e con alcune meccaniche che non si trovano proprio in qualunque endless runner.

Cosa ci aspetta in RunGunJumpGun?

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Si gioca solo con shift destro e shift sinistro che ci permetteranno di sparare in basso (per volare) e davanti a noi (per aprirci la strada).

Il tempismo dei nostri movimenti farà la differenza e la fisica con cui il nostro gatling ci innalzerà in volo è talmente ben fatta che sembra di giocare a Jetpack Joyride.

I primi livelli fungeranno più che altro da tutorial ma ben presto scorgeremo la vera essenza di questo gioco:correre, sparare, saltare, sparare.

Ogni livello di RunGunJumpGun avrà una sua difficoltà.

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Se poi calcoliamo che RunGunJumpGun sembra fatto apposta per farci miseramente crepare direi proprio che i maledetti checkpoint siano necessari.

C’è da dire, comunque, che proprio i checkpoint diminuiranno nel procedere del gioco che, ahimè, si finisce tranquillamente in un’oretta, massimo due. La parte più bella è proprio l’essere trasportati con gentilezza verso una difficoltà assurda e che comunque non ci farà staccare dalla tastiera.

La trama è appena abbozzata e serve principalmente a contestualizzare il gioco in uno specifico momento/luogo: per il resto RunGunJumpGun si comporta esattamente come un qualsiasi altro endless runner. Questo particolare genere di platform a scorrimento automatico è spesso contraddistinto da un livello di difficoltà evidente e crescente, ma questo gioco ha tentato di apportare qualche modifica al classico gameplay del genere arricchendolo con nuove dinamiche.

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L’ambientazione è futuristica, a quanto pare sta morendo una stella ed i pianeti attorno ad essa sono condannati a scomparire: il nostro personaggio è una specie di avventuriero razziatore arrivato sul luogo del futuro disastro cosmico per arricchirsi. Ogni livello è introdotto da una frase specifica ad effetto ed il passaggio tra uno schema e l’altro viene commentato da diversi abitanti dei pianeti sui quali si svolge la vicenda: le frasi spesso sono accompagnate da derisione o commenti sarcastici anche contro lo stesso protagonista, visto come uno sciacallo che sta derubando mondi condannati delle loro ultime risorse.

Detto ciò, va comunque elogiato il buon level design messo in campo dagli sviluppatori: i livelli sono tanti, diversi tra loro e richiedono approcci differenti per essere superati con il minimo di strategia concessa dall’azione frenetica. Il gameplay è adeguatamente coronato da un comparto sonoro ben realizzato e che si adatta perfettamente a ciò che il gioco vuol proporre: musiche 8-bit arricchite con sonorità più moderne, veloci e dinamiche, esattamente come RunGunJumpGun.

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COMMENTO PERSONALE

Una versione più hardcore e meglio concepita del classico endless runner ma sempre afflitto dagli stessi problemi di questo genere: ripetitività, trial & error come se non ci fosse un domani, gameplay ridotto all’osso. Un titolo ben definito, che non riesce comunque ad emergere più di tanto dalla fitta schiera dei compagni di genere.

Il gioco si lascia giocare molto volentieri se vi piace il genere e la giocabilità è massima nella sua semplicità. Se comunque siete fra coloro che odiano morire continuamente in un gioco allora lasciate stare RunGunJumpGun…

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