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Steep – Recensione

Finalmente torniamo a parlare di Steep, gioco MMO open-world basato sugli sport estremi, sviluppato da Ubisoft, dove i giocatori sfrecciano per le piste innevate delle Alpi, completando sfide ed esplorando l’ambiente utilizzando sci, parapendio, tute alari e snowboard.

 

Il The Crew degli sport estremi

Accedendo la prima volta al gioco, il giocatore si ritroverà a passare attraverso una serie di missioni tutorial, ed a istruirlo sarà una persona che gli parlerà via radio introducendolo al gioco vero e proprio. L’intera cosa dura circa 30-40  minuti, in base a quante volte voi vorrete ripetere un determinato tratto di percorso. Purtroppo non c’è modo di saltare il tutorial, che comunque resta divertente ed informativo per far comprendere meglio il tutto. Successivamente il giocatore si ritroverà a personalizzare il proprio personaggio, cambiando abbigliamento, attrezzatura e costumi vari, comprando questi ultimi con dei punti ottenuti facendo acrobazie e completando le missioni, proprio come una vera e propria moneta corrente. Purtroppo la personalizzazione si ferma solo all’estetica, ma ne avremo gradita una più profonda come cambiare sesso, corporatura e via dicendo, dando cosi una maggiore libertà di scelta. Ovviamente, più le nostre azioni saranno spericolate e ben riuscite più punti guadagneremo, cosi da poterci permettere un’attrezzatura sempre diversa. Inoltre ci sono anche oggetti unici, come tavole sponsorizzate e caschi speciali, che si possono sbloccare ottenendo medaglie d’oro nelle sfide e completando determinati eventi in game.

Alla conquista delle Alpi

Steep viene giocato esattamente come ogni altro gioco di sport estremi sul mercato. I giocatori si spostano da un luogo ad un altro completando una varietà infinite di piste e sfide, che vanno dalle prove con il cronometro attraverso città innevate e picchi di montagna fino ad arrivare a corse tra i boschi con altri giocatori. Tuttavia a differenza degli altri giochi di sport estremi, che sono per la maggior parte, giochi Arcade, in Steep saremo liberi, liberi di scegliere quali piste percorrere, dove saltare, dove fermarsi a riprendere fiato, quale sfide affrontare e tanto altro. Il titolo è godibilissimo anche in solitaria, ma è in compagnia che da il meglio di sé, soprattutto con il sistema di comunicazione vocale incorporato.

 

Il quasi perfetto realismo è dato anche da un motore grafico di alta fascia, e da un contatore della forza G che ci indica l’effettiva quantità di pressione che il giocatore può sostenere. Purtroppo anche se l’idea è davvero interessante, questo contatore risulta troppo sensibile, causando anche più danni del previsto di quello che realmente dovrebbe sostenere il nostro sportivo. Un’altra nota di demerito, è data anche dalla difficile temporizzazione dei salti per effettuare i trick, che per il circa 40% delle volte sfuma, facendo fallire la nostra acrobazia e di conseguenza rendendo il gioco significativamente più difficile da completare. Molto interessanti invece sono le sfide e gli oggetti nascosti che si possono trovare un po’ ovunque nel gioco, tramite l’uso del nostro fidato binocolo. Steep è un gioco che può risultare quasi infinito se giocato in compagnia, ma che in solitaria può portare dopo molte ore di gameplay alla noia. Poi c’è la mappa. Ubisoft Annecy ha compresso i punti salienti delle panoramiche di 4 regioni alpine in un paese delle meraviglie di sport invernali, mettendo Monte Bianco a poca di stanza dal Cervino e dal Monte Rosa. I giocatori saranno liberi di esplorare tutta la zona, mentre per arrivare a certi picchi bisogna salire di livello d’esperienza o completare sfide particolari. Eppure c’è un lato negativo, forse il più grande di tutta questa produzione, ovvero l’endgame. Le sfide si ripeteranno, cambiando solo luogo e tracciato, ma saranno sempre le stesse. Lo avevamo notato già durante il nostro provato, ma abbiamo notato che nella versione finale non era cambiato nulla. Presto o tardi, se Ubisoft non dovesse inserire qualche sport in più magari con qualche location nuova, i giocatori potrebbero essere costretti a guardare altrove. Come tanti giochi OpenWorld, Steep darà ai giocatori tante cose da fare, ma non una motivazione per continuarle a fare. Di conseguenza rimane un ottimo titolo, specialmente per chiama il genere, ma non è quel gioco che riesce ad attirare un nuovo pubblico e soprattutto a tenerlo incollato allo schermo per moltissime ore.

I menù e le interfacce sono abbastanza semplici da utilizzare, tranne per la mappa 3D che può darvi grattacapo utilizzarla, specialmente per i controlli non sempre reattivi e precisi. Idem il nostro personaggio che in più di un occasione si è ritrovato dalla parte sbagliata della linea di partenza dopo aver scelto la sfida effettuare. Tutto ciò può essere attivato grazie ad un sistema di teletrasporto utilizzabile tramite la mappa3D prima citata, che può portarci ovunque in pochi secondi.

In conclusione

Ubisoft Annecy ha realizzato un ottimo gioco basato sugli sport estremi invernali, capace di intrattenervi e divertirvi per molte ore, soprattutto se giocato in compagnia. Purtroppo però dobbiamo dire che prima o poi la noia arriva e potrebbe spingere il giocatore a cercare altro, a meno che gli sviluppatori non decidano di aggiungere nuovi sport, nuove location e nuove sfide. La grafica mozzafiato e la possibilità di fare quello che si voglia ed andare dove si vuole, fanno in modo che Steep sia uno dei migliori giochi di sport estremi mai realizzato per questa generazione.

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