Ubisoft nell’ultimo periodo ci ha abituato a prendere in considerazione l’idea che le nuove IP possano essere qualcosa di veramente unico e nuovo. The division è stato un esempio perfetto. The Crew idem, per non parlare di Steep. Tutti bei giochi, non c’è dubbio, ma accomunati tutti da un punto, ovvero l’online. Tutti loro sono dei giochi “always online”, accompagnati da qualche spruzzo singleplayer, che fa da cornice ad un gioco prettamente multiplayer. Tanto per cambiare, infatti l’ultima IP di nuova creazione, ovvero For Honor, riprende i successi di The Divisione e The Crew, portandoci però questa volta nel medioevo. Sarà riuscito a convincerci? Seguite la nostra recensione per scoprirlo.
P.s. la versione da noi testata: Playstation 4.
Si combatte solo per l’onore
La prima cosa da dire è che bisogna sempre essere connessi online per poter giocare, anche solamente in singleplayer, infatti la prima cosa che abbiamo fatto è stata scaricare la patch di 4 gb circa e poi fiondarci sulla campagna che ci è servita come lungo Tutorial prima di affrontare l’immensa modalità multiplayer. La modalità in singolo, ovvero la campagna si presenta con 18 missioni, divise nelle 3 fazioni principali del gioco che permette al giocatore di conoscere in modo approfondito le basi, le tattiche e gli obiettivi del gioco. Come appena detto le fazioni che impersoneremo sono 3: Cavalieri, Vichinghi e Samurai. Questi tre clan avranno 6 missioni dedicate ciascuno per un totale di 12 eroi utilizzabili. Infatti completando la campagna, che non vi porterà via più di 2 pomeriggi, conoscerete le classi di questi clan, che sono tutte simili tra di loro. Infatti per esempio l’Avanguardia dei cavalieri, corrisponde al Razziatore dei Vichinghi e di conseguenza al Kensei dei Samurai. Infatti le classi sono 4, e alla fine cambiano solo il nome, andando a ridurre il gap che potrebbe esserci nello scegliere una classe piuttosto che un’altra. La campagna, anche se molto breve può insegnare al giocatore a padroneggiare un sistema di combattimento non proprio semplice, infatti anche se avrete passato ore sulla beta, oppure che ci giochiate per la prima volta, passere alcune ore prima di sapere utilizzare il tutto nel migliore dei modi. Da segnalare anche il fatto che l’intera campagna è completamente giocabile con un amico in coop.
Ci si butta nella mischia
Principalmente For Honor è un gioco d’azione in terza persona, che presenta un sistema di combattimento abbastanza difficile da padroneggiare. Il gioco mette ovviamente modalità di addestramento a disposizione, oltre alla possibilità di poter giocare tutte le modalità online contro bot, per poter prendere conoscenza anche degli obiettivi multigiocatore. Il combattimento si svolge in questa maniera, ovvero con L2 entreremo in modalità “mira”, e con l’analogico destro cambieremo la postura del nostro cavaliere, nelle tre disponibili. Con R1 daremo dei colpetti leggeri sempre utilizzando l’analogico destro per decidere la direzione del colpo, mentre con R2, daremo dei colpi pesanti. Lo stesso funziona per difendersi, infatti cambiando la postura del personaggio è possibile capire da quale parte arriverà il colpo e di conseguenza fermarlo per poter contrattaccare. In alcune occasioni e solamente contro i boss più forti, verso la fine del combattimento sarà possibile anche dare dei colpi di grazie, grazie all’uso di esecuzioni spettacolari. Ovviamente il tutto è contornato da un sistema di esperienza molto forte, diverso però da quello multiplayer. Infatti per evitare l’uso di trucchi e cheat engine, gli sviluppatori hanno deciso di dividere i livelli di esperienza del singolo da quello multigiocatore. Parlando della realizzazione tecnica, su Ps4 si difende abbastanza bene, con una buona qualità di texture e gli FPS fissi sui 30. Abbiamo testato il gioco su una Ps4 “liscia” e non abbiamo notato difficoltà nel leggere il gioco. Si difende molto bene anche nel campo multiplayer, dunque il titolo risulta essere anche uno dei più belli graficamente su Ps4 per quanto riguardo l’online.
Multiplayer sfrenato
Ad affiancare la modalità singleplayer abbiamo anche una corposa modalità multigiocatore con un bel po’ di modalità, tra cui Dominio, Elinimazione, Schermaglia e Brawl. La modalità dominio è la classica Cattura la zona, dove ogni zona catturata da 100 punti, mentre ne darà di più se era precedentemente controllata. Ovviamente se ci sono dei nemici in questa zona, i punti vengono moltiplicati per la quantità di nemici uccisi prima di prendere il controllo della zona. La vittoria arriva nel momento che si raggiungono i 1000 punti controllo, rompendo il morale del nemico. La modalità Eliminazione permette ai giocatori di sfidarsi in una modalità 4vs4 con l’aggiunta di Bot. Non esiste il respawn e l’ultimo giocatore a rimanere in vita porta alla vittoria il proprio Team. Schermaglia invece è simile alla modalità Eliminazione, con l’aggiunta però che ci sono i respawn c’è la possibilità di poter fare anche handicap match (3VS1, 2VS1 e cosi via). Infine la modalità Brawl è la classica modalità 2VS2, al meglio di 5 round, bisogna uccidere gli avversari nemici. Il matchmaking è risultato più che buono in tutte le modalità, ci siamo divertiti, e sicuramente un gioco del genere richiede moltissime ore per poter essere goduto. Sono presenti 51 obiettivi che per essere completati richiederanno tantissimo tempo, mentre per quanto riguarda il doppiaggio in italiano, non abbiamo nulla da ridire e come sempre è di altissimo livello.
In conclusione
For Honor è il risultato di un attento lavoro di marketing e sviluppo. Dopo The Division e The Crew, questa volta ci siamo spostati nel medioevo, con questa nuova IP che potrebbe risultare una delle idee più originali di quest’anno. Cavalieri, Vichinghi o Samurai? A voi la scelta.