A distanza di qualche anno dal lancio di PS4, il poco apprezzato Knack fa il suo ritorno, sempre su PS4, questa volta in salsa nuova, nella sua nuova avventura action. Il Team Japan sarà riuscito questa volta a farsi perdonare del grande errore commesso al lancio della Playstation oppure Knack si è rivelata una maledizione per il team? Scopritelo con noi, in questa nuova recensione.
Trama
Per chi non lo sapesse, Knack è una creatura che si genera tramite l’utilizzo di alcuni artefatti antichi, e sempre con questi può diventare più alto, basso, forse e cosi via. Gli eventi del secondo capitolo si svolgono esattamente un anno dopo le vicende del primo capitolo. Archiviata la guerra contro i goblin ed essere incoronati come eroi della città, in Knack 2 si alza una nuova vicenda, esattamente dopo un anno e come la storia ci insegna, i goblin non sono creature che si arrendono facilmente. Dunque Knack, il suo amico Lucas ed suoi amici sono richiamati di nuovo per combattere questi nemici e riportare la pace sul pianeta prima che i malvagi goblin possano conquistare la Terra.
Gameplay e comparto audiovisivo
Una cosa che non avevamo apprezzato molto nel primo capitolo di Knack era il gameplay, molto legnoso e poco innovativo, ma qui si parla di tutt’altro soprattutto con una bellissima novità: la possibilità di poter giocare l’intera avventura in coop. Da come si capisce, il titolo è pensato per una famiglia o comunque per un target di ragazzi che va dai 10 a 20 anni al massimo, ma tutti possono divertirti in questo caso. Il combat system è migliorato, con movimenti molto fluidi, attacchi che si possono combinare, dunque avremo nuove mosse con calci e pugni, e tecniche speciali che possono migliorare il tutto, grazie all’aiuto anche di poteri acquisibili durante l’avventura. Non mancano enigmi ambientali, anche se semplici da risolvere, comunque abbiamo apprezzato l’idea di averli inseriti in un titolo prettamente action, anche se con qualche tinta platform. Knack può diventare, come detto in precedenza, veramente gigante o piccolo a seconda dello spazio che deve occupare, e di rado andremo in contro al “game over”, visto che la difficoltà è veramente bassa o comunque sarebbe davvero difficile dato i piccoli cristalli che si possono raccogliere spesso in giro per evitare la morte. Le ambientazioni non sono veramente male, con spazi aperti e soprattutto colorati, ma purtroppo a livello tecnico non riesce a colpire. I dettagli purtroppo non sono molto alti e spesso si nota come i personaggi e le ambientazioni sono venute lavorate in modo diverso. Gli avversari sono si variegati, mentre i personaggi terziari sono quasi tutti simili tra di loro. Molto bello invece il comparto audio che non delude con il doppiaggio quasi perfetto, in italiano. Il titolo non è molto longevo, ma può durarvi al massimo 10 ore.
In conclusione
Rispetto al capitolo precedente Knack sicuramente offre un gameplay nettamente migliorato, soprattutto con la possibilità di affrontare il gioco in locale in compagnia di un amico. I combattimenti sono dinamici ed il parco mosse è decisamente più alto, mentre purtroppo dall’altro lato troviamo una difficoltà bassa e visivamente non riesce a colpire. Il Team Japan si è salvato in calcio d’angolo, anche se non in bellezza. Possiamo ancora dare fiducia a questo team capace e che ci ha regalato giochi di altissimo calibro? Vedremo in futuro.