Giochi horror con atmosfere tenebrose ed inquietanti li vediamo quasi ogni giorno. Ma quanti possono vantare l’uso delle bambole? Pochi o nessuno. Ecco, in Little Nightmare veniamo accolti in questa nuova avventura tutta originale, proprio all’interno di una nave. Forse anche il bambino non saprò come comportarsi davanti a questi incubi, e quello che ci attende è sicuramente qualcosa di molto interessante. Volete saperne di più? Leggete la nostra recensione.
Una nave non molto accogliente
Tutto inizia come un sogno forse, o meglio, un incubo, e una figura femminile, molto inquietante sembra essere molto in ansia per quello che sta per succedere. Noi vestiamo i panni di una bambina, o di una bambola che ha le fattanze di essa, e vestita di un impermeabile giallo ed in possesso di un accendino dovremo intraprendere la strada verso la libertà. Little Nightmares si presenta come un puzzle-platform ambientato in un mondo oscuro e cupo. Il gioco non cita mai il nome della protagonista, come il gioco in sé è privo di parole ma viene solamente citata come “Six”,. La bambina riprende vita a bordo di una nave chiamata The Maw, piena di corridoi bui, bagni squallidi e odori nauseabondi. In tutto questo ci sono anche strane creature che vanno in cerca di cibo, e sembra proprio che noi siamo la portata principale. Ovviamente essendo di una dimensione molto ristretta, Six vede tutto da un’angolazione diversa dalla nostra, pertanto azioni come aprire porte o salire dei semplici gradini sarà tutt’altro che semplice e veloce. Allo stesso tempo, potremo sfruttare l’ambiente e anche un semplice libro può semplificarci la vita, usandolo come scalino di intermezzo. Il gioco è tutto in orizzontale ma offre comunque profondità di campo, che ci permette di vedere gli sviluppi su più livelli, come per esempio un mobile con più mensole.
Tra piccoli brividi e spaventi
Questa “piccola” nuova IP di Banda è stata annunciata alla Gamescom 2016, suscitando molto interesse da parte della critica. Lo sviluppato, ovvero Tarsier Studios, dopo otto anni di collaborazione con Sony e con lo sviluppo di LittleBigPlanet su PSVita, ha deciso di creare un gioco tutto suo. Il gioco segue la scia di quei titoli che vogliono mettere in primo piano la narrativa nuda e cruda, come Unravel e Limbo, piccole perle che sono state sicuramente molto apprezzate dal pubblico. Gli ambienti di cui andremo ad esplorare sono sempre pieni di insidie e mistero, ma soprattutto sono caratteristici e spesso lo sono anche troppo. Le cucine per esempio, sono pieni di piatti sporchi, ed al suo interno troveremo sicuramente qualcuno che ci aspetta con una mannaia alla mano. Queste figure che infestano i luoghi, hanno compiti ben precisi, e tutti ci vogliono per un motivo. Tra i custodi più pericolosi ci sono due cuochi gemelli obesi, un carceriere per i bimbi rapiti e un “demone” donna che ci metterà in difficoltà anche grazie ai suoi sgherri. La sensazione che provano queste creature è opprimenti, cosi come la possibilità di non difendersi della protagonista. Spesso dovremo raccogliere chiavi e attivare meccanismi prima di essere presi da quest’ultimi, dovendo correre e nasconderci senza far rumore. Il motore grafico è l’Unreal Engine 4 che si rende credibilissimo grazie al lavoro fatto sui personaggi e l’ambiente. Il comparto audio è buono, ma non ottimo e sicuramente si poteva fare molto di più per quanto riguarda i suoni per rendere l’atmosfera più cupa e inquietante. Purtroppo però se dobbiamo trovare un difetto in questo titolo dobbiamo guardare la su durata, che si attesta intorno alle 4/5 ore di gioco.
In conclusione
Little Nightmare è un buon titolo horror che non si perde di animo e nei primi minuti di gioco verremo sommersi da incubi e creature impressionanti. La struttura generale del titolo è ottima, cosi come l’audio che però non arriva a questi livelli. La longevità però fa parte dei contro che forse poteva essere spremuta di più per avere magari qualche enigma o boss fight interessante. Tutto sommato è un titolo quasi per tutti, soprattutto per coloro che hanno apprezzato gli ottimi Unravel e Limbo.