Team Ninja ci è riuscita, e dobbiamo farle i nostri complimenti. Creare un un’opera molto più che DarkSouls clone. Dopo averlo atteso per mesi, con un po’ di ritardo siamo riusciti ad avere una promo di questo attesissimo gioco, esclusiva PS4, e dopo il grande successo di Bloodborne, sembra che il colosso giapponese, sia molto interessato ad investire su altri giochi del genere. Infondo, sono dei semi-capolavori. Scoprite il perché nella nostra recensione.
Il Geralt di Rivia del 1600
Annunciato all’E3 2005,l’uscita prevista iniziale del gioco era su Ps3, più precisamente nell’estate del 2006. Nel 2009 però, le tracce sembravano essersi perse, finché la Koei disse che il gioco era ancora in sviluppo. Dopo un anno ci fu la fusione tra Koei Tecmo ed il Team Ninja ed il gioco passò nelle loro mani. Finalmente nel 2014, il team di sviluppo disse che il gioco era prossimo all’uscita, anche se i fan dovevano ancora aspettare un po’ per poter provare Nioh. E l’uscita è tardata ad arrivare, infatti dopo altri 3 anni, precisamente l’8 febbraio 2017, il titolo è arrivato nelle nostre mani. La storia è molto semplice: impersoneremo William, primo samurai dell’occidente, e forse uno dei pochi ad esistere, e ci ritroveremo nella Londra del 1600, per un lungo tutorial, prima di approdare in Giappone dove ben più di un pericolo attende il nostro eroe. Il gioco è in linea con il Giappone di quel tempo, con la tradizione Folklorica precisa e minuziosa, e l’Era Sengoku è dettagliata nei minimi particolari, dove infatti non si farà fatica ad incontrare nel gioco, personaggi storici reali di spessore. All’inizio del gioco, è possibile anche scegliere, come se fossimo su PC, la qualità grafica che più ci aggrada, come per esempio la modalità Azione, dove il titolo gira a 60 FPS andando a scapito della qualità grafica, oppure la modalità Film, ove il gioco gira a 30 FPS con qualità visiva superiore ed infine un compromesso tra le due. Tutto è supportato anche dall’uso del 4K, perfetto per i possessori di PS4 PRO.
Molto più di un clone DarkSouls
Ovviamente l’influenza dei titolo From Software si sente, a partire dalla barra della vita e quella della stamina, qui chiamata “KI” che si consuma attaccando e schivando, ricaricandosi col tempo. Anche la possibilità di utilizzare le frecce del pad per usare oggetti, ricorda molto un Dark Souls, per non parlare la visuale in terza persona. Tuttavia ci sono molto differenze da questi ultimi, andando a supportare un titolo che potrebbe essere benissimo un genere a se. Partiamo dall’ambientazione orientale oppure dalla possibilità di chiamare uno “spirito guardiano” che aumenta la potenza di William fino a fornirgli uno scudo difensivo. Inoltre per poter ricaricare il “KI” è possibile premere il tasto R1 dopo un colpo, col giusto tempismo. Il giocatore può scegliere diverse armi e diverse abilità da cui partire. Katane, doppie Katane, asce e lance, sono solo alcune tipologie di “giocattoli” con le quali affetteremo il nemico. Ogni arma può essere utilizzata in tre posizioni diverse che cambiano il set di mosse, come per esempio utilizzare una Katana tenuta in alto, porta attacchi più lenti ma potenti, mentre tenendola in orizzontale, sono più veloci ma anche deboli. Ovviamente il tutto è combinabile e permette al giocatore di creare combo devastanti. Il sistema di potenziamento delle armi è molto semplice, infatti andando da un fabbro sarà possibile potenziare e adattare le armi al nostro stile di gioco preferito. La mappa del mondo è vasta, divisa in regioni ed è tutta esplorabile a piacere del giocatore da un punto in poi della trama. Per poter potenziare il personaggio , è possibile utilizzare l’esperienza accumulata uccidendo i nemici, presso i santuari ( come i falò nei DarkSoul) per poter salire di livello e decidere i diversi parametri, tra cui il danno delle armi, punti vita e KI. Facendo questo otterremo anche dei punti samurai, che serviranno per potenziare ed imparare nuove abilità. La schermata dei potenziamenti è divisa in sei parti diverse, uno per ogni tipologia di arma più uno extra per le tecniche ninja e gli incantesimi.
Multiplayer o non Multiplayer, questo è il dilemma
Oltre ad avere una campagna principale molto corposa, che vi porterà via oltre 100 ore di gioco per essere conclusa in maniera decente e soddisfacente, esiste anche una modalità multigiocatore, che punta molto sulla collaborazione tra i giocatori. Una volta sbloccato il Portale Torii nel menu della mappa, sarà possibile fare una “richiesta di aiuto” e attende qualche anima pia che venga in nostro aiuto, oppure andare noi in qualche mappa del gioco ad aiutare un altro giocatore.Noi l’abbiamo testata quel poco che basta per poter dire che è un’ottima possibilità per aiutare altri “sventurati” in giro per il mondo. Ovviamente questo semplifica un po’ le cose, anche per quanto riguarda le bossfight, molto difficili da affrontare se non preparati bene. Comunque il Team Ninja ha intenzione di aumentare le modalità ed inserire anche funzioni PVP in futuro, dunque questo aumenta notevolmente la longevità del titolo. Il comparto audio è in grado di sostenere il ritmo del gioco, con musiche coinvolgenti durante gli scontri, mentre anche i suoni ambientali non sono male, come lo smuovere delle foglie ecc. Il gioco non presenta un doppiaggio audio in italiano, ma sono presenti sottotitoli, anche se con qualche errore di traduzione.
In conclusione
Gli amanti del genere Action RPG devono assolutamente recuperare questa perla che è in grado di regalarvi ora di stress, divertimento e soddisfazione. Il Team Ninja si è dimostrato ancora una volta di saper sviluppare ottimi giochi, e diffidate da quelli che dicono che Nioh è una copia spudorata di Dark Souls, piuttosto accendete la play, prendete in mano il pad e cominciate a morire.