Diluvion è un adventure con elementi survival e gestionali ambientato nelle profondità marine. E’ ambientato in un futuro steampunk in cui la Terra è stata devastata per l’appunto da un terribile diluvio, e l’umanità è stata costretta a vivere sott’acqua a causa di uno spesso strato di ghiaccio che sembra raggiungere il cielo.
All’inizio del gioco vi verrà chiesto di selezionare una tra i tre sottomarini disponibili inizialmente, tutti diversi tra loro per rapporto velocità/armamenti/durezza scafo, che ben sia adattano a tutti gli stili di gioco. Dato che l’unica cosa che controllerete nel gioco è proprio il vostro sottomarino, vi conviene scegliere bene, anche se successivamente avrete la possibilità di selezionare altre navi, per un totale di 9 macchine in tutto, ognuna con le sue caratteristiche peculiari. Sarà ovviamente possibile potenziarle durante il gioco, sfruttando tutta una serie di materiali reperibili nelle vostre esplorazioni marine, rendendovi più veloci, più resistenti e più potenti.
Il vero protagonista di Diluvion però è proprio l’oceano con i suoi colori e il suo affascinante mistero. I fondali marini sono eccezionalmente riprodotti, ricchi di contrasti, chiaroscuri e colori vivaci, mentre centinaia di pesci vi sfrecceranno vicino come ad indicarvi la via. Capiterà molto spesso che rimaniate incantati a guardare qualche scorcio marino prima di proseguire, segno dell’eccellente lavoro svolto dai ragazzi di Arachnid Games, soprattutto per quanto riguarda il design dei mezzi e delle strutture.
COMMENTO PERSONALE
Diluvion è arrivato un po’ a sorpresa, in un periodo carico di titoli tripla A che stanno catalizzando l’attenzione dei media. Tra una partita a Nioh e una a For Honor, il progetto di Gambitious ha rappresentato una pausa rilassante e abbastanza originale. L’idea di fondo è quella di omaggiare 20.000 Leghe sotto i Mari e inserire intanto elementi che ricordano i classici survival gestionali degli ultimi anni.
A parte le premesse molto originali, la storia di Diluvion è in realtà piuttosto deludente. E’ chiaro che gli sviluppatori non vi abbiano dedicato tanto tempo, preferendo concentrarsi sulle meccaniche vere e proprie.
Nel corso dell’avventura dovremo occuparci del nostro sottomarino, esplorando l’oceano attraverso una visuale in terza persona o gestendo l’equipaggio tramite visuale di lato sulla falsariga di Fallout Shelter e FTL.