Dopo circa otto anni dall’uscita dell’ultimo capitolo di Persona, Atlus ci porta sulla console di casa Sony Persona 5, il nuovo JRPG che ha stravolto il modo di vedere questi tipo di giochi. Tra i pregi vediamo elementi sociali del Giappone importanti ai fini della trama e del gameplay, ma scoprite cosa ne pensiamo, in questa recensione.
Si ritorna in Giappone
Persona 5 migliora quanto visto nei capitoli precedenti, cercando di migliorarsi ulteriormente e dare uno stacco netto dell’ultimo capitolo uscito su PS2 e PSVITA. Uscito oggi 4 aprile su PS4 e PS3, il titolo si ambienta in una Tokyo moderna, più precisamente nel quartiere di Shibuya, cuore commerciale della città. Il protagonista è un giovane studente del secondo anno di liceo, appena trasferitosi da un’altra scuola dopo essere stato accusato di un crimine che non aveva commesso. Sin dalle prime battute vediamo come questo giovane è denigrato dai suoi compagni e perfino dai professori, grazie alla società molto chiusa e timorosa verso gli estranei. Dunque in Persona 5 vedremo come questi temi appaiano molto maturi già dalle prime ore di gameplay e soprattutto vedremo il rapporto tra gli adolescenti ed il mondo degli adulti. Qui entrano in scena i Persona, un’essenza del proprio io che solo alcune persone possono evocare, in grado di esplorare il Metaverse, una realtà alternativa nascosta agli umani. In questa dimensione vi troveremo i Palace, edifici generati da persone che nutrono odio, che sfogano la propria violenza fisica e psichica. All’interno di questi palazzi si nascondono tesori di inestimabile valore che rispecchia il desiderio di coloro che hanno creato, appunto il Palace.
Dungeon da esplorare e longevità altissima
Dobbiamo sicuramente dirvi che coloro che hanno giocato ai capitoli precedenti, si ritroveranno a casa, poiché il gioco segue gli stessi schemi degli altri. Esattamente come i suoi predecessori, Persona 5 è un gioco particolare per tutta la sua durata, attestata intorno alle 100 ore di gioco, che immerge il giocatore in una storia profonda, caratterizzata da personaggi con problemi e motivazioni che scopriremo solo giocando. Il sistema di combattimento è divertente e dinamico che è abbracciato da uno stile artistico unico e da un senso di humor davvero particolare. Persona 5 affina ancora di più la caratteristica che lo distingue dagli altri titoli JRPG, ovvero la possibilità di poter affrontare la vita sociale del nostro protagonista e quella di esplorare i dungeon del gioco, il tutto equilibrato in maniera quasi perfetta. Infatti durante il giorno, andremo a lezione, faremo amicizia ed interagiremo con gli altri personaggi al fine di creare rapporti. Inoltre bisognerà studiare e scegliere il momento giusto per divertirci. Insomma, quasi come un simulatore di vita scolastica, ma in questo caso, avremo del tempo fare tutto e compiere determinate azioni. Infatti il tempo è una caratteristica fondamentale del gioco, che ci permette di fare alcune azioni piuttosto di altre, e quindi plasmare il personaggio nel modo che vogliamo. I giorni passeranno il tempo per completare le azioni scolastiche ed i dungeon, finirà. Grazie a queste scelte, affronteremo uno dei quattro finali che ci porteranno all’end game, proprio come in Persona 4.
Gameplay affinato e gioco divertente
Persona 5 si basa su un combattimento a turni incentrato sulla strategia e sul punto debole dell’avversario. Una volta trovato infatti basterà utilizzare l’attacco giusto e colpire l’avversario per provocargli più danno possibile. Tutto questo è reso disponibile grazie all’uso dei compagni di viaggio e dai Persona che avremo a disposizione. Inoltre saranno disponibili attacchi corpo a corpo, con armi da fuoco ( per esempio pistole giocattolo che ne Metaverse funzionano davvero ) e tanti altri piccoli attacchi secondari che scoprirete giocando. Unire tutte queste attività non sarà facile, la scuola vi terrà impegnati dal lunedi al sabato per mezza giornata, lasciandovi solo alcuni pomeriggi e le sere per esplorare Tokyo o al Multiverse. In alcuni giorni dovrete seguire per forza la storia principale come per esempio gli esami scolastici etc. Comunque il tutto sarà consultabile tramite un calendario che segna impegni, festività e impegni lavorativi. Sono state aggiunte anche dinamiche stealth, grazie alla confraternita dei ladri che vi insegnerò a sfruttare nascondigli per effettuare attacchi preventivi e ottenere un grosso vantaggio in battaglia. I dungeon proposti sono davvero enormi ed alcuni a più piani. Ci sono delle zone sicure dove potrete salvare e continuare in un secondo momento, mentre i nemici saranno distribuiti su più stanza. Alcuni di loro, messi alle strette grazie ai combattimenti vorranno discutere con voi per cercare una via di fuga, e ottenere dei Persona aggiuntivi, che possono essere fusi per crearne di nuovi e più potenti. La narrazione è divisa in scene di gioco, e intermezzi anime di ottima fattura, mentre i dialoghi sono in alcuni casi in stile manca. La cura verso questo gioco è davvero maniacale, e spinge il giocatore a immedesimarsi nella storia, come se fosse un lungo anime interattivo. Esiste anche una versione PS3, ed il comparto grafico ne risente in alcuni casi, ma il tutto è strutturato per essere fatto a dovere. Anche quest’ultima risulta essere più che soddisfacente e le differenze tendono a notarsi. Il comparto sono è veramente ottimo, con doppiaggio in inglese e giapponese. Inoltre data la mancanza di una vera traduzione in italiano, potrebbero spingere i neofiti del genere a passare oltre, ma vi possiamo solamente consigliare di provare, poiché avrete un gioiellino tra le mani.
In conclusione
La serie Persona ha raggiunto l’apice con un capitolo davvero molto ben fatto. Tutte le buone feature dei capitoli precedenti sono stati ritoccate e migliorate alla grande. Ottime anche l’aggiunta delle nuove caratteristiche, anche se la mancanza dei sottotitoli in italiano non permettono ai giocatori di goderselo pienamente. Una produzione quasi perfetta capace di intrattenere il giocatore per ore e ore, ma anche di raccontare la storia della società moderna giapponese attraverso gli occhi di uno studente. Siamo rimasti estasiati della cura maniacale verso questo prodotto, di cosi fine fattura e la colonna sonora… bhè, quella può accompagnare solo. ( NDA.)