Vera Blanc torna per una nuova avventura, ancora una volta pubblicata da Ratalaika Games e con tutto il sapore agrodolce della maggior parte dei romanzi visivi pubblicati dalla compagnia. E lo diciamo perché, nonostante la trama interessante che presenta, ci arriva interamente in inglese, il che ci rende le cose difficili da goderci nella sua pienezza.

Il gioco
Vera Blanc: Ghost In The Castle è il sequel di Vera Blanc: Full Moon, pubblicato un paio di mesi fa, e dove abbiamo incontrato lo strano detective che torna con un altro misterioso caso. Ancora una volta controlliamo Vera, una donna che ha acquisito poteri mentali quando ha provato un trattamento sperimentale per curare il suo cancro. Sì, è stato curato, e in cambio ha ottenuto la capacità di leggere nella mente, anche se con alcune limitazioni. Quindi, dopo aver risolto un mistero relativo al lupo mannaro nella prima puntata, ora tocca affrontare i fantasmi. In particolare con quello che spaventa una piccola popolazione italiana, in cui le persone stanno scomparendo per poi apparire morte. Ma è davvero un fantasma che infesta la zona? O c’è qualcosa di più elaborato da trovare? Spetterà a Vera risolvere questo nuovo mistero pieno di colpi di scena.
Ancora una volta siamo di fronte a un romanzo visivo di pura tensione, in cui leggeremo enormi quantità di testo per prendere determinate decisioni e finire in uno dei molteplici finali dell’avventura. Ovviamente, come nella sua prima puntata, possiamo scegliere due modalità: La visual novel completa, in cui dobbiamo risolvere minigiochi per trovare degli indizi, oppure la seconda, per coloro che vogliono solo dedicarsi alla storia, dunque 0 minigiochi, ed indizi che verranno segnati in automatico. I minigiochi aiutano ad animare la lettura con giochi di memoria o test di osservazione, niente di particolarmente complesso, ma abbastanza vario da portare diversità all’argomento, quindi consigliamo vivamente di scegliere questa opzione. Aiutano anche ad allungare un po’ la durata, dal momento che il gioco può essere superato comodamente in un paio d’ore, essendo rigiocabile se vogliamo aspirare a vedere il resto dei finali.

Gameplay ed altro
L’avventura è interessante, con una trama ricca di misteri da risolvere, dove niente e nessuno è quello che sembra. I misteri paranormali sono sempre i benvenuti, e se ci siamo divertiti con i lupi mannari nella puntata precedente, ora abbiamo una manciata di fantasmi da scovare. Il tutto condito dalla particolarità dei poteri mentali di Vera, capace di utilizzare la lettura del pensiero per sottrarre preziose informazioni ai sospettati. Come tutti i romanzi visivi, richiede che l’utente sia esperto nella lettura di grandi quantità di testo e richiede anche un discreto livello di inglese per imparare tutto. Abbiamo la possibilità di omettere il testo e intere scene, anche se ciò elimina ogni accenno di interesse all’argomento, perché è come saltare intere pagine di un libro, dov’è il divertimento? Forse lo troveremo utile durante la seconda o terza run e quindi saremo in grado di omettere scene che già conosciamo, che ognuno di noi usa questa opzione come meglio crede.
A livello artistico, è una simulazione di vignette comiche molto attraente e piacevole, con una moltitudine di scene e dialoghi da leggere. Il design sia di Vera che di tutti i personaggi è buono, oltre a certi effetti visivi tra i pannelli che vengono apprezzati in modo che tutto non venga letto senza fermarsi. La colonna sonora ravviva notevolmente l’azione con un uso appropriato dei ritmi, da temi morbidi e lenti nei momenti di indagine, a temi più frenetici quando tocca un’importante scoperta.

In conclusione
Con tutto questo, Vera Blanc: Ghost In The Castle è un sequel ma altrettanto interessante della sua precedente avventura, nonostante il fatto che ritorni completamente in inglese. Peccato, visto che ci sono molti amanti dei romanzi visivi che apprezzerebbero riceverli in altre lingue, come altre pubblicazioni di Ratalaika.