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Warhammer Age of Sigmar: Realms of Ruin – Recensione

Warhammer è uno dei franchise più noti nel mondo dei giochi da tavolo e dei videogiochi. Games Workshop ha creato un colosso totale con Warhammer Fantasy, Warhammer Age of Sigmar e Warhammer 40,000 che per decenni hanno conquistato gli amanti delle miniature, dei giochi da tavolo di strategia, dei giochi di ruolo e, ovviamente, dei videogiochi. Ora Frontier è tornato con un adattamento di Warhammer: Age of Sigmar, offrendoci un gioco di strategia in tempo reale chiamato Warhammer Age of Sigmar: Realms of Ruin che ha alcuni aspetti interessanti come la trama della sua campagna, la cura di alcuni movimenti e animazioni o una modalità Conquista che è un’ottima idea.

La storia

La prima cosa che ha attirato la nostra attenzione, come spesso accade con tutti i giochi di strategia, è la modalità campagna, che di solito è il modo migliore per entrare in ogni gioco di questo genere per imparare il funzionamento di base delle diverse fazioni disponibili (4 in questa puntata) e il funzionamento generale di tutto ciò che il gioco ha da offrire.

In Warhammer Age of Sigmar: Realms of Ruin accade esattamente la stessa cosa e la campagna è un buon tutorial che è anche accompagnato da una storia che, sebbene inizi troppo bruscamente, guadagna interesse man mano che completiamo i suoi diversi capitoli o missioni in cui, tra l’altro, c’è abbastanza varietà di situazioni in modo che non diventi troppo noiosa.

D’altra parte, in termini di gameplay, questo Realms of Ruin offre i componenti di base di un RTS moderno, come unità con caratteristiche diverse progettate per contrastare altri nemici, una base da proteggere, punti chiave sulla mappa che dobbiamo conquistare per poter estrarre risorse o costruire altri edifici e battaglie che non sono su larga scala. Si tratta di ingredienti classici della strategia che in questo titolo non inventano nulla e sono anche forse troppo semplificati ma che, in termini generali, funzionano abbastanza bene, anche se con un ritmo un po’ lento che non ha finito per piacerci.

Gameplay ed altro

Dopo la campagna, una delle chiavi dei giochi di strategia in tempo reale è solitamente il multiplayer. Ci sono sempre giocatori disposti a misurare la propria abilità con altri fan nel resto del mondo e la verità è che la formula di gioco di Warhammer Age of Sigmar: Realms of Ruin si adatta a un multiplayer che ha anche mappe simmetriche ben progettate per favorire l’equilibrio tra i contendenti. Per quanto riguarda le fazioni, sembrano essere ben bilanciate, almeno inizialmente, anche se come già saprete gli squilibri di gioco vengono solitamente rilevati dopo settimane, forse mesi, di partite online.

Oltre alla campagna, al multiplayer e alla conquista, dobbiamo aggiungere anche schermaglie, classiche battaglie veloci e il nostro extra preferito, una modalità di creazione che ci permette di creare mappe e pubblicarle nel Workshop in modo che la community possa scatenare la propria immaginazione e, cosa che piacerà di più ai fan di Warhammer, un editor di unità che ci permetta di personalizzare e dipingere il nostro esercito come se stessimo decorando le nostre miniature.

Graficamente, Warhammer Age of Sigmar: Realms of Ruin è generalmente un buon prodotto. La ricreazione delle unità è fatta con molta cura, i poteri e gli altri “effetti speciali” sembrano molto buoni, le animazioni di combattimento sono buone e l’unica cosa che non ci è piaciuta è il design artistico di alcuni scenari, anche se questo è più colpa della licenza Age of Sigmar (meno attraente per noi di Fantasy) che dello studio.

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