World End Economica appartiene al genere delle Visual Novel e al loro sottogenere delle Kinetic Novel.
Una Visual Novel è un’avventura narrativa che accompagna grafica e animazioni ad un racconto perlopiù testuale, la cui storia si dirama grazie alle scelte del giocatore.
Le Kinetic Novel tolgono la possibilità di scelta a questa struttura, rendendo di fatto il gioco un “racconto grafico” nel quale l’interazione del giocatore è limitata alla sua “velocità di lettura”, dettando il ritmo con il quale avanzare nei dialoghi, e alla possibilità di mettere l’equivalente dei segnalibri, salvando la partita nel punto in cui è arrivato.
TRAMA
World End Economica ruota intorno alla figura di Yoshiharu “Haru”, un ragazzo nato e cresciuto sulla luna successivamente alla migrazione dell’umanità sul satellite della Terra, animato dal sogno di raggiungere mete sconosciute, arrivando dove mai alcun essere umano è giunto prima.
Ogni sogno ha un suo prezzo, e così Haru si vede costretto a darsi da fare per guadagnare i soldi necessari per far diventare reale il suo desiderio.
Il gioco è infatti ambientato a Newton City, una colonia economica sulla Luna nel quale compagnie economiche e emigranti si sono stabilizzati per compensare alla carenza di spazio e al clima inospitale della Terra.
Questo sogno ovviamente richiede un enorme quantità di denaro, che lui non ha.
Quale modo migliore che giocare in borsa per ottenerlo? Scappa di casa e passa i giorni dentro un internet café a comprare e vendere azioni sul mercato azionario, finché non è costretto alla fuga per un raid della polizia.
Egli trova rifugio in una chiesa che Lisa ha costruito per portare la parola del signore sulla Luna.
Inutile dire che a nessuno frega niente di tutto ciò e che quindi la chiesa è vuota e lei è indebitata.
COSA VUOLE UN GIOCATORE DA UNA VISUAL NOVEL?
Una delle prime cose che il giocatore vede in una Visual Novel sono sicuramente le immagini: sfondi e sprite dei personaggi sono una costante che accompagnano la lettura, dando un contesto a quello che leggiamo.
Su questo aspetto, World End Economica è ottimo: Isshiki Uwatsuki e Taira Katou hanno fatto un lavoro straordinario rispettivamente sulla grafica dei personaggi e degli sfondi, che regalano scorci davvero evocativi.
Così come è stato ottimo il lavoro sulla soundtrack, in cui hanno partecipato anche Kishida Kyoudan & The Akeboshi Rockets collaborando con il video di apertura animato del gioco.
Ma ecco che riguardo al comparto tecnico compaiono le prime problematiche: sebbene la colonna sonora conti poco meno di un centinaio di tracce, sentiremo spesso e volentieri la solita mezza dozzina e ci saranno davvero troppi momenti di silenzio. Sia chiaro, ha senso in determinate situazioni accompagnare solo un pesante silenzio alla narrazione testuale, ma qui più che una scelta artistica, sembra proprio che si siano ‘dimenticati’ di metterci l’audio.
La stessa cosa si verifica con le animazioni e gli sfondi: molte, troppe scene sono a sfondo nero.
E non stiamo parlando di monologhi interiori del protagonista, ma scene in location in cui siamo magari già stati e per le quali non ci può essere la scusa ‘ci sarebbe stato da disegnare uno sfondo in più’.
Anzi, molte scene minori hanno addirittura 2-3 sfondi in cui sono ambientate: a che pro lasciare una grandissima quantità di scene a sfondo nero se si avevano già degli sfondi disponibili?
Mistero.
COMMENTO PERSONALE
Delle poche ore che ho giocato, più della metà mi sento di averle buttate al vento a causa di personaggi che fanno davvero incazzare.
Ho ragequittato il gioco ben due volte in occasione di scenate provocate dalla co-protagonista, un personaggio sicuramente problematico, ma che spesso e volentieri agisce in modo troppo imprevedibile.
Non aiuta nemmeno il protagonista, un impulsivo ragazzino che pensa una cosa e ne dice un’altra, contribuendo in un giro di incomprensioni che porteranno a scene più che patetiche.
Anche i personaggi secondari ci mettono il loro impegno per dare fastidio.
Come potete intuire, la trama presenta un eccessiva spinta verso la moralità e il giusto o sbagliato, il tutto condito da un ‘Fanservice Cristiano’.
A me personalmente ha dato parecchio fastidio vedere azioni stupide di personaggi finire bene perché essi hanno avuto fede in Dio, mentre le azioni del protagonista finire male perché lavora coi soldi.
Questa eccessiva morale, spesso e volentieri, mette il protagonista in situazioni umilianti per motivi futili: in un episodio viene picchiato dalla co-protagonista che gli ferisce il ginocchio solo perché ha voluto pagare la sua parte di un acquisto.
I personaggi sono dei pazzi instabili e imprevedibili, che fanno venire voglia di essere presi a pugni.
Caratterialmente sono pesanti ed eccessivamente caricaturali e questo incide molto, forse troppo, all’interno di una Visual Novel.
Probabilmente giocherò anche i seguiti così da riuscire a farvi decidere se entrare nel mondo di World End Economica oppure puntare ad altri titoli.
Per ora il mio consiglio è quello di rimanere in attesa.
★PRO
– Trama originale!
– Sonoro fantastico…*
– Grafica curata solo nei dettagli…**
X CONTRO
– *… ma utilizzato male.
– **… Ma nella storia serve a poco!
Consigliato | Non consigliato
P.S. Dato che non so se consigliare o meno, i voti sono in giallo. Spetta a voi decidere se acquistarla o aspettare la review del secondo capitolo.