La serie Tales nel corso del tempo è diventata una saga di successo, e dopo aver toccato numeri da capogiro con il titolo “Arise”, due anni dopo riprone il DLC Beyond the Dawn, ambientato un anno dopo la fine della storia principale;
La storia principale di Arise raccontava la liberazione dalla sottomissione tra due mondi e due razze, e la relazione tra Alphen e Shionne. Due persone diversissime tra loro hanno vissuto un percorso di cambiamento e di crescita significativo, dalla sottomissione all’uguaglianza e dal rifiuto alla comprensione, facendo sorgere un nuovo sentimento.
TRAMA
“In questo titolo vivrete una nuova storia e avventure ambientate in un mondo nato dall’unificazione di due mondi. Incontrerete una ragazza di nome Nazamil e vedrete Alphen e i suoi alleati riunirsi per affrontare il destino crudele di questa ragazza.”
Il nuovo personaggio, Nazamil, è una ragazza dal sangue misto di Dahna e Rena, ed è la figlia di un Lord (manterremo il segreto su chi sia suo padre finché non giocherete). Per questo motivo viene disprezzata da tutti, tranne che dai nostri “eroi” che la porteranno nel loro viaggio.
Le due civiltà che vivevano agli opposti convivono ormai da tempo in unico pianeta sconvolto dall’esito della battaglia finale di Tales of Arise. L’obbiettivo della narrativa di Beyond è esplorare le difficoltà di una società che è chiamata a ricostruirsi sulla base della convivenza tra persone storicamente in guerra, un argomento già trattato nel corso dell’opera.
I retroscena sul nuovo mondo però non gestiti maldestramente, con missioni secondarie per nulla differenti dal gioco principale (cercare qualcuno scomparso, affrontare le orde di mostri, raccogliere materiali e collezionabili vari) che aumentano di una quindicina di ore la longevità del titolo, ma senza mai approfondire la questione o spiegarci come le nostre azioni stiano cambiando il mondo.
GAMEPLAY & GRAFICA
Bisogna sostanzialmente ricominciare da una base predefinita che, teoricamente, dovrebbe servire a bilanciare la difficoltà del gioco come se lo stessimo iniziando da capo, ma la realtà dei fatti è che la prima sfida è semplicemente ricordare le meccaniche di gioco, il sistema di combattimento e le sue funzionalità.
Durante il nuovo viaggio ci capiterà di muoverci all’interno di poche aree e spesso già viste nell’avventura principale, senza troppe aggiunte se non per i vari mausolei e la parte finale del gioco, a salvare questa situazione però c’è un sistema di combattimento che anche senza novità riesce comunque a spingere il giocatore al completamento, essendo uno dei migliori della serie e del genere JRPG. Purtroppo senza aggiunte il livello rimane meno appagante della storia principale, avendo già dimestichezza con il titolo e qualche aggiunta avrebbe stimolato di più questa avventura.